Newsjacking in da house, scrive Riccardo Sada nel suo nuovo capitolo della saga Sada Says
Il termine è in circolazione ormai da alcuni anni ma sembra guadagnare sempre più terreno come strategia di marketing. Il newsjacking è l’arte di inserire la propria azienda o il proprio marchio in una notizia dell’ultima ora per sfruttare la pubblicità e il traffico generati dalla notizia: una sorta di product placement in salsa giornalistica. Una marchetta travestita da una mezza notizia. È essenzialmente la pratica di creare contenuti sempreverdi ma con una svolta sensibile al fattore tempo. E ci sono molte ragioni per cui dovresti considerare di aggiungere il newsjacking alla propria experience nel marketing mix.
Esistono numerosi vantaggi che il newsjacking aggiunge a una strategia di marketing.
Vediamoli. Aumento del traffico. Perché quando si seguono le ultime notizie, ci si può aspettare di vedere un afflusso di traffico verso il proprio sito mentre le persone cercano ulteriori informazioni sulla storia iniziale. Inoltre, c’è maggiore consapevolezza del marchio: essendo uno dei primi a commentare una notizia, si può portare la propria azienda o il proprio marchio davanti a molti nuovi occhi. Il modo è bieco e dopo la famosa frase “è la stampa, bellezza” ecco forgiata quella che esalta “una news ad ogni costo”. Assurdo? Non tanto. Tutto e tutti hanno un prezzo.
Nel frattempo si nota che il coinvolgimento può lievitare: è più probabile che le persone interagiscano con contenuti rilevanti per l’attuale ciclo di notizie. Quindi, con il newsjacking, pubblico o seguaci avranno l’accesso a contenuti relativi agli ultimi titoli di tendenza, tanto per restare… sul pezzo. Saranno maggiori anche le opportunità per le pubbliche relazioni e la copertura mediatica: se uno lo fa bene, il newsjacking può portare a una seria pubblicità per la un’azienda o un marchio.
Esistono numerosi esempi di newsjacking di successo ma è inutile farne un elenco, basta guardarsi attorno e valutare le tecniche di affinamento nella stesura degli articoli.
E attenzione: il tempismo è tutto. Ci si deve assicurare di cronometrare i propri sforzi di newsjacking per quando c’è già molto fermento intorno a una storia. Se si prova a buttarsi su una storia che è già morta, quindi priva di interesse, probabilmente si avrà poco successo. Prima di commentare una notizia, bisogna assicurarsi di sapere di cosa si sta parlando. In caso contrario, si potrebbe pensare di non avere familiarità con l’argomento o di rischiare di danneggiare la copertura giornalistica commentando avventatamente un argomento di notizie delicato. Ci si assicuri che i propri sforzi di newsjacking siano rilevanti per il proprio marchio o azienda.
Quando si commenta una notizia sui social media, bisogna essere rispettosi nei confronti degli altri utenti evitando di autopromuoverti troppo.
L’autoreferenzialità stronca se stessi. E poi bisogna prepararsi alle critiche. Non tutti apprezzeranno e comprenderanno il newsjacking. Quindi, bisogna prepararsi a qualche reazione incontrollata da parte di persone che pensano a uno sfruttamento di un evento di cronaca. Il newsjacking è perfetto per la musica moderna, intesa come discografia, come industria, come business. Nei nuovi parametri è una perfetta pratica per dare un po’ di vitalità agli sforzi di marketing.
(Riccardo Sada x Sada Says x AllaDisco)