Locus Fest al 1° settembre torna il Locus Festival, super festivalone decisamente up. Eccoci qui sotto con il comunicatone…
Per la sua XIX edizione, il festival nato a Locorotondo (BA), nel cuore della Valle d’Itria, sceglie come tema “Music of many colours”, ispirandosi al titolo dell’album capolavoro del 1980 realizzato dal capostipite dell’afrobeat Fela Kuti e dal padrino dell’acid-jazz Roy Ayers. Una definizione scelta non solo per tributare le proprie radici che affondano nel jazz e nella black music, ma anche e soprattutto per affermare con orgoglio l’eterogeneità artistica che contraddistingue ogni edizione del festival. Una varietà di suoni senza confini, accomunati da una costante ricerca della qualità e dal dialogo fra diversi linguaggi.
Anche quest’anno il percorso sonoro del Locus Fest si dispiegherà attraverso diverse location d’eccezione della Puglia. Se il cuore del festival sarà come sempre nelle piazze e nelle masserie di Locorotondo, sede storica del Locus nonché suo centro propulsore, gli eventi speciali che apriranno e chiuderanno il festival toccheranno altre splendide location della regione: la piazza antistante la splendida cattedrale di Trani, regina delle chiese romaniche di Puglia; l’inconfondibile lungomare di Bari e il suo porto con il faro borbonico; la piazza centrale del centro storico di Fasano, lungo la costa dei trulli.
Anche nella line-up di quest’anno il Locus Festival vanta ospiti italiani e internazionali di assoluto richiamo, alcuni dei nomi che hanno fatto la storia dei propri generi e che hanno scritto pagine indelebili per la musica mondiale…
come Herbie Hancock, Robert Plant con il progetto Saving Grace, Roy Ayers (unica data italiana), Sigur Rós, Simply Red, Jeff Mills, Sun Ra Arkestra, a cui si aggiungono Seun Kuti insieme a Egypt 80, The Comet is Coming, Ezra Collective, Fat Freddy’s Drop, Fatoumata Diawara, Lady Blackbird, Louie Vega, Makaya McCraven, 2 Many DJs, Ada Oda, Catu Diosis, Louis Baker, Wu -Lu, Congo Natty, e gli italiani Baustelle, Verdena, Bud Spencer Blues Explosion, Gianluca Petrella e Cosmic Renaissance, LA NIÑA, Ninos Du Brasil, Tonico 70 e Banda Maj.
Dopo l’opening con i Simply Red, scendendo lungo la costa adriatica, martedì 11 luglio la Puglia e il Locus abbracciano l’Islanda con un concerto sensazionale: al Porto di Bari arrivano i SIGUR RÓS. Dinanzi al Faro Borbonico del capoluogo, la band islandese celebrerà il ritorno in formazione del tastierista storico Kjartan Sveinsson e l’imminente uscita dell’ottavo album in studio, a dieci anni di distanza dall’ultima fatica “Kveikur”. Un’occasione speciale per ammirare uno dei gruppi più innovativi degli ultimi trent’anni e fra i più autorevoli e originali rappresentanti del post rock mondiale.
Il viaggio del Locus continua a costeggiare il Mar Adriatico e raggiunge Fasano (BR) dove giovedì 13 luglio in piazza Ciaia si esibirà un gigante assoluto del jazz: HERBIE HANCOCK. Accompagnato da una band di musicisti incredibili – Terence Blanchard alla tromba, James Genus al basso, Lionel Loueke alla chitarra e Jaylen Petinaud alla batteria – il pianista e tastierista di Chicago ripercorrerà oltre sessant’anni di carriera, dagli esordi con Miles Davis ai suoni che hanno influenzato centinaia di artisti di ogni genere, in quello che sarà un vero e proprio appuntamento con la storia della musica mondiale.
Sabato 29 luglio il Locus Festival torna finalmente nel proprio storico cuore propulsore: Locorotondo (BA). A Masseria Ferragnano, ormai una delle location più amate del festival, torna in Puglia una vecchia conoscenza del festival: i FAT FREDDY’S DROP. La loro prima esibizione al Locus risale addirittura al 2005 e da allora il gruppo neozelandese capitanato da Joe Dukie ha continuato a imporsi a livello internazionale come live band di assoluta qualità e grande divertimento, grazie a un originale mix di reggae, dub, soul ed elettronica che lascia spazio all’improvvisazione e alla libertà artistica. Il gradito ritorno del gruppo di Wellington sarà aperto dall’esibizione di un giovane talento neozelandese come LOUIS BAKER, da oltre dieci anni una delle voci più significative e riconosciute del soul internazionale. Chiude la serata la leggenda londinese CONGO NATTY, fra i progenitori della jungle e della UK Bass, accompagnato dal toasting di Iron Dread.
Dall’8 al 14 agosto il Locus Festival vivrà il proprio momento clou: una settimana di eventi nel cuore di Locorotondo, con protagonisti alcuni degli artisti più interessanti del panorama musicale mondiale.
Non solo concerti, ma anche un ricco programma (in via di definizione) a ingresso libero con talk, proiezioni e incontri che animeranno il paese della Valle d’Itria sin dal pomeriggio. In programma il 10 ed 11 agosto il talk con il giornalista CARLO MASSARINI insieme ad altri ospiti, il 12 agosto un tributo a Ryuichi Sakamoto con la proiezione del film CODA, ed infine il 13 agosto un incontro sulle tematiche ambientali in Puglia con la proiezione del nuovo film IL TEMPO DEI GIGANTI di Davide Barletti e Lorenzo Conte, un prezioso documentario sulla “pandemia botanica” della Xilella in Puglia.
Tra i fiori all’occhiello di questa XIX edizione del Locus ci sono i grandi eventi gratuiti nella piazza Aldo Moro di Locorotondo, lì dove il festival ha mosso i suoi primi passi. Si parte martedì 8 agosto con l’attesa esibizione di LADY BLACKBIRD, una delle nuove star del soul mondiale. Per questo concerto, Marley Munroe presenterà i brani del suo gioiello di debutto “Black Acid Soul” in un’inedita versione orchestrale, affiancata dall’Orchestra della Magna Grecia diretta da Roberto Molinelli. Un esempio dei magici incontri resi possibili dalla sensibilità artistica senza confini del Locus Festival.
Mercoledì 9 agosto continuano i concerti gratuiti in piazza Aldo Moro per Locus Fest con il concerto di uno dei più interessanti innovatori del jazz contemporaneo: il batterista e producer MAKAYA McCRAVEN. Nativo di Parigi ma cittadino del mondo, figlio d’arte (suo padre Steven ha suonato per anni la batteria con il sassofonista Archie Shepp), McCraven si muove fra la tradizione della Blue Note e di Gil Scott Heron e il groove della nuova scena jazz britannica, mettendo insieme influenze elettroniche, free jazz e beat hip hop. Uno degli artisti che sta tratteggiando le traiettorie future del jazz mondiale, per un live gratuito da non farsi raccontare.
Dal 10 al 14 agosto Masseria Ferragnano apre le porte al festival, con il suo fascino di residenza di campagna alle soglie del paese.
Giovedì 10 agosto, in onore del tema scelto quest’anno dal Locus, si celebrerà un momento storico con l’unica tappa italiana del “Farewell Tour” del maestro del jazz funk ROY AYERS. Insieme a lui, l’afrobeat di SEUN KUTI & Egypt 80, proprio il figlio di quel Fela Kuti con cui Ayers realizzò l’album “Music of many colours” nel 1980. Nuovi incontri che rinnovano vecchi sodalizi, in nome della libertà artistica e delle mille sfumature della musica. In apertura ai due mostri sacri, un po’ di orgoglio nostrano con il funk saliforniano di TONICO 70 & BANDA MAJE, il collettivo di Salerno alle prese con un originale rinnovamento della tradizione del Neapolitan Power. Chiuderà la serata il dj-set di LOUIE VEGA, una vera e propria istituzione del Bronx newyorchese e autore di selezioni eterogenee capaci di incorporare hip hop, afrobeat, jazz e house americana.
Venerdì 11 agosto torna protagonista al Locus la nuova scena jazz britannica che tante volte ha calcato i palchi del festival pugliese negli ultimi anni.
Questa volta, in rappresentanza di uno dei movimenti musicali più eclettici e vitali del panorama musicale odierno, ci saranno gli EZRA COLLECTIVE. Capitanati dal batterista Femi Koleoso (attivo anche nei Gorillaz), i cinque di Londra presenteranno il loro secondo album “Where I’m Meant To Be” e il loro gusto onnivoro per tutto ciò che è black music. Nella stessa serata si esibirà FATOUMATA DIAWARA, una delle voci più incredibili e autorevoli dell’Africa contemporanea, in equilibrio costante fra tradizione e afrofuturismo. Protagonista del suo concerto sarà il nuovo album “London Ko”, in cui l’artista maliana unisce le forze con Damon Albarn che co-produce alcuni brani dell’album e si esibisce con lei nel brano “Nsera”. Inaugurerà la serata LA NIÑA, progetto napoletano capace di coniugare musica popolare e frequenze moderne in un dialogo sensuale ed evocativo, che da poco ha pubblicato l’album “Vanitas”. Con il dj set della producer ugandese CATU DIOSIS – definita da Esquire “tra le esperienze più coinvolgenti e infuocate che si possano vivere davanti a una consolle negli ultimi anni” – si chiuderà una serata in viaggio fra i suoni del mondo.
Sabato 12 agosto torna protagonista la grande musica italiana con una band amatissima dal pubblico del Locus: i BAUSTELLE.
Tornata sulle scene con l’attesissimo nono album “Elvis”, la band di Francesco Bianconi, Rachele Bastreghi e Claudio Brasini porta in scena il suo connubio di raffinatezza e contemporaneità, tradizione italiana e verve provocatoria che li ha resi uno dei progetti più apprezzati degli ultimi venticinque anni. In apertura, a conferma della capacità del Locus di intercettare le realtà più fresche in circolazioni, si esibiranno gli ADA ODA, progetto italo-belga proveniente dalla scena underground di Bruxelles in bilico fra garage rock e post punk. Sempre dal Belgio arriva l’act che chiuderà la serata: i 2MANYDJS dei fratelli David e Stephen Dewaele, protagonisti dell’ultimo trentennio di musica elettronica mondiale come band (Soulwax), come dj, come etichetta discografica (DEEWEE) e attraverso i remix di grandissime hit. Producer sopraffini che ci accompagneranno in un magico sabato d’agosto.
Domenica 13 agosto, per la loro unica data in Puglia dell’estate, arrivano a Locorotondo i VERDENA, non certo all’apice della loro carriera ma tant’è.
Fresca di ritorno sulle scene con l’ultimo album “Volevo magia”, la band bergamasca dei fratelli Alberto e Luca Ferrari e di Roberta Sammarelli è pronta a incantare il pubblico del Locus con il proprio sound unico che li vede sin da fine anni Novanta come inconfondibile espressione del miglior rock indipendente italiano. Prima di loro, per aggiungere groove e dinamismo, il duo BUD SPENCER BLUES EXPLOSION: la chitarra di Adriano Viterbini e la batteria di Cesare Petulicchio in un set incendiario e prorompente.
Ad aggiungere un tocco internazionale alla serata sarà il producer WU-LU, in rappresentanza della scena di South London con il suo ultimo album “Loggerhead” pubblicato per Warp Records: trip hop, ma con le chitarre. Chiuderà la giornata il rito selvaggio fra concerto e performance dei NINOS DU BRASIL, l’ormai consolidato duo di Nico Vascellari e Nicolò Fortuni, che presenterà l’ultimo disco “Antro Pop”, pubblicato lo scorso anno da La Tempesta Dischi.
Per l’ultimo appuntamento a Masseria Ferragnano, lunedì 14 agosto il Locus Festival mette insieme quattro nomi di caratura assoluta, in rappresentanza delle diverse anime che danno lustro alla rassegna pugliese: la mitologica SUN RA ARKESTRA di Marshall Belford Allen, entità d’avanguardia del jazz da oltre cinquant’anni; i THE COMET IS COMING di Shabaka, Danalogue e Betamax, un vero e proprio viaggio interstellare nel jazz contemporaneo a colpi di sax e psichedelia; il progetto COSMIC RENAISSANCE di Gianluca Petrella, uno dei trombonisti più innovativi del panorama musicale italiano e internazionale con l’ultimo progetto “Universal Language”; sua maestà JEFF MILLS, fuoriclasse assoluto della techno e veggente della musica elettronica.
Il gran finale – che ha già registrato il tutto esaurito – del Locus Festival sarà a Bari
venerdì 1 settembre, sul lungomare del capoluogo pugliese, arriva la leggendaria voce dei Led Zeppelin ROBERT PLANT con il suo nuovo progetto Saving Grace: un viaggio tra folk, spiritual e blues, alla scoperta dei suoni primigeni che hanno influenzato uno dei frontman più iconici della storia della musica. Insieme a Plant, una band di primo piano composta da Suzi Dian (voce), Oli Jefferson (percussioni), Tony Kelsey (mandolino, baritono e chitarre acustiche), Matt Worley (banjo, chitarre acustiche e baritono, cuatro).
La degna conclusione per l’incredibile e imperdibile viaggio estivo attraverso suoni e colori che da ben diciannove edizione si chiama Locus Festival.