“Time Won’t Wait” è il nuovo singolone di Alex Farolfi ed è un pezzo che ogni dj italiano dovrebbe ascoltarsi in looop per ore & ore. Perché si sente subito che c’è dietro un lavoro immenso, quello che ai tanti “top” dj italiani oggi manca.
Cominciamo dall’inizio… Venerdì scorso stavo correndo al mattino, tipo alle 11 o alle 10. All’ora di pranzo capita sempre o quasi, alle 11 raramente, un paio di volte l’anno. Ero in piena salita, ma abbastanza ‘rilassato’, perché era già dalle 6 e 30 che correvo, quindi più che ‘rilassato’ ero semplicemente morto. Ok, non stavo correndo, stavo arrancando, ma quell’arrancare che non ti lascia senza fiato, ti permette di capire che stai ascoltando in cuffia.
E cosa faccio io ogni giorno dalle 10 alle 12, cascasse il mondo? Mi ascolto Deejay Chiama Italia. Linus, Farolfi, Nicola, Matteo Curti, Aldo Rock (che ha fatto la tesi di laurea come me con il Prof. Dal Lago, un matto vero, Dal Lago, mica Aldo Rock)… sono come degli amici virtuali. Se non li sento sto male. Qualche volta, diciamo una volta ogni 10 anni, mi in**zzo (bonariamente) con loro come fossero degli amici. E’ successo quando Linus ha dato il suo parere sui discotecari, ma di solito non capita. E forse c’ha pure ragione lui. Ascolto e sono d’accordo. In realtà di persona conosco solo Alex Farolfi, che disturbo pochissimo… visto che è un vero signore. Nello show biz ce ne sono così pochi.
So che ascoltare un nuovo brano di musica elettronica durante durante Deejay Chiama Italia è strano e quando ho sentito la voce e l’arpeggio decisamente chic di “Time Won’t Wait” sono rimasto come ipnotizzato.
Ok, forse ero solo senza fiato e avevo bisogno di rilassarmi, non lo so. So però che ero certo fosse un brano inglese… e non ho riconosciuto subito il sample di “Deep Fear“ di Sidekick AKA Max Zotti from Music on the Rocks – Positano (certo, uno dei dj più fortunati al mondo e anche uno dei più bravi, sennò col piffero che suonava ancora in un posto così, e per qualche decennio).
Non ho riconosciuto il sample perché Farolfi ha scelto di “campionare” è l’inizio dell’epica “Deep Fear”, mica la frase di synth che arriva dopo un minuto circa, quella che il 99% di noi umani non può togliersi dalla testa. Perché l’ha fatto? Semplice. Ha lavorato tanto sul suo brano e non si è accontentato di citare qualcosa del passato, di portare a casa il compitino di produrre una canzone nuova con dentro una canzone vecchia (definizione geniale? Certo, non è mia, purtroppo… è di Linus).
E quindi che dire? Niente. Ascoltare conta di più. Cari i miei geniali produttori italiani, ascoltate in loop il nuovo singolo di Farolfi, così magari vi viene in mente qual è il “segreto” di realizzare un pezzo che abbia un minimo di senso. Siccome secondo me non lo capite ve lo dico: è lavorarci, lavorarci e poi lavorarci ancora. Il tempo non ci aspetta mica. Va, passa e vi sta salutando.
(Lorenzo TIezzi x AllaDisco)
Segue il comunicatone by Mark Imbruglia from Time Records
“Time Won’t Wait” è il brano che segna il ritorno sulle scene di Alex Farolfi. Colonna portante del programma “Deejay Chiama Italia” condotto da Linus con Nicola Savino, Alex è anche un affermato produttore e remixer noto soprattutto per essere stato tra i produttori di “Feel It” di The Tamperer Feat. Maya, brano iconico che ha scalato le classifiche di mezzo mondo. L’idea per la produzione di “Time Won’t Wait” è venuta ad Alex durante un momento di relax in vacanza. Il brano contiene elementi della canzone “Deep Fear” dei Sidekick e vede la partecipazione del cantante americano Aaron Pfeiffer. “Time Won’t Wait” è un brano che conquista fin dal primo ascolto.