Skrillex è tornato e non ne parla nessuno. Male.
Ho pochi, pochissimi riferimenti musicali tranne Giammarco Ibatici (che però non mi considera più e non mi dà dritte), Damir Ivic from Soundwall ed altre “testate top”. Se loro dicono o scrivono qualcosa su un artista o un nuovo disco o singolo, ascolto. Perché, semplicemente, sbagliano poco. Se mi sono messo subito ad ascoltare il nuovo doppio album di Skrillex non è certo per il (bellissimo) comunicatone qui sotto, ma perché Damir ha scritto che è bello. Però non ne parla nessuno.
Rimediamo noi, con la nostra minima dimensione artistico / numerica, su AD. E cominciamo commentando la bella foto di Skrillex, che è senz’altro in forma splendida. Vedete come siamo noi di AD, facciamo ridere. Anzi, ci ridiamo addosso, convinti sia l’unica possibilità di non affondare nella musica di melma che gira intorno. Mentre ridiamo, ecco che arriva l’intro di uno dei nuovi di Skrillex, che è una bomba. Parlo dell’intro dell’intro di “Don’t get too Close”
Sono due album, sia “Don’t get too Close”, sia l’altro album “Quest for Fire”, pieni di musica e lavoro sulla musica. Infinitamente più densi, per dire, delle ultime cose pubblicate da Diplo, Mr. cover David Guetta , Tiesto e compagnia cantante.
Non c’è da stupirsi. Skrillex ha fatto il cantante e il musicista per una vita prima di mettersi in console. Fa almeno il suo e per questo eccelle, in un panorama di star pur dotate ma super pigre come Calvin Harris (“We’re not here to Make Friends” da lui prodotta per Sam Smiths è la solita cosa retrò che Harris fa in 10 minuti di lavoro poco intenso. Molto male Calvin 4/10 per te. Uno che ha prodotto “We found Love DEVE fare di più).
Ma torniamo a “Don’t get too Close”, il primo dei nuovi album di Skrillex. Sembra, forse, di tornare dentro una delle più belle canzoni di Justin Bieber e una delle poche canzoni eterne (avete letto bene: eterne) del pop elettronico degli ultimi 15 anni, questa.
Sono sincero, non ho ancora capito se nei due dischi di Skrillex ci sono perle così, forse è solo un doppio album onesto e non troppo innovativo. Non lo so. So che per i tempi che corrono è più che abbastanza. Eccome.
Mentre decido (e muovo il BIP perché canzoni come “Too Bizzare” sono perfette pe farlo, pop e pure elettroniche, perfette) vi ripeto l’ovvio: sapete sono il giudice della musica del pianeta per me stesso (siatelo per voi stessi). E dopo aververlo detto mi ascolto bene “Ratata” e muovo (ancora) il C****. Mi sento un liceale brufoloso in un house party a LA, con Skrillex in console. Mi sento bene. Grazie Skrillex. Grazie davvero. Magari dura un attimo, ma sto pensando che si può fare bella musica “dance”.
(Lorenzo Tiezzi x AD)
ECCOVI qui sotto IL COMUNICATONE su uno dei due nuovi album di Skrillex. Chi non lo legge e ascolta e muove il BIP subito fa bene.
‘Quest For Life’ è accompagnato dal singolo ‘RATATA’ con Missy Elliot e Mr.Oizo
Torna Skrillex, il dj e produttore vincitore di svariati Grammy e dei più prestigiosi riconoscimenti venendo inserito da DJ Mag nella lista dei 100 migliori producer esistenti per undici anni consecutivi.
Dopo 9 anni pubblica due album e subito ottiene i vertici della chart di Spotify in America. ‘Don’t get too close’ e ‘Quest for fire’ sono stati presentati con una mega esibizione dal vivo al Madison Square Garden dove si è esibito insieme a Fred again.. & Four Tet. guarda qui
‘QUEST FOR FIRE’ è ricco di collaborazioni vede la presenza di Fred again.., Four Tet, Jamie XX, Dylan Brady, Noisia, Josh Pan, Porter Robinson, Bibi e altri ed è dei due album quello club che “osa”. Anticipato da‘Rumble’ featuring Fred again.., & Flowdan, la sua uscita è stata accompagnata invece dal singolo attuale ‘Ratata’, una bomba da dancefloor in compagnia di Missy Elliot e Mr Oizo .
‘DON’T GET TOO CLOSE’ di ispirazione più pop, include collaborazioni Bibi Bourelly, Justin Bieber, Kid Cudi, Chief Keef, Swae Lee, Yung Lean, Bladee, PinkPantheress e in esso Skrillex riversa ogni grammo di abilità e personalità nelle canzoni, creando un album altamente personale e riconoscibile con piccoli universi incorporati in ogni brano.