“Sono più di quarant’anni che faccio il dj in giro per il mondo. E’ dal 1989 che produco musica.
Dopo le mamme anti rock, la droga nei locali, alcol, le stragi del sabato sera, i decibel alti e chi più ne ha ne metta (…)
Vi supplico: smettete almeno di associare la discoteca al Covid-19.
Non si può più sentire.
E’ un disco rotto”
Avete appena letto una Instagram Story di Roberto Intrallazzi sul Covid-19, uno che dopo aver fatto al storia con gli FPI Project continua a far ballare il mondo con Luca Provera col progetto The Cube Guys.
E’ difficile non essere d’accordo, se quella cosa che abbiamo in mezzo alle orecchie ci si decide di usarla. Il 90% delle discoteche italiane è chiuso da febbraio, il restante 10% dal 16 agosto ed il contagio è risalito solo nelle ultime settimane… I numeri sono così ovvi che manco c’è bisogno di commentare oltre.
L’abbiamo scritto pure qui ieri su AD. Se poi avete voglia di stile, bella musica (nelle stories) e belle foto black and white, fatevi un bel giro sulla pagina Instagram di Roberto, che raramente rompe le scatole con pensieri pessimisti. Quando ci vuole, ci vuole, però. E questa volta ci vuole.