La discoteca è un ambiente all’interno del quale è impossibile non divertirsi. Per quanto tantissime persone non amino ballare e divertirsi all’interno di un ambiente di questo genere, le discoteche hanno conquistato un grandissimo successo nella loro storia, grazie alla presenza di più fattori che funzionano perfettamente insieme. A partire dalla possibilità di divertirsi ballando e stando insieme ad altre persone, scatenandosi e dando libero sfogo alla propria personalità, fino al grande valore che la musica assume all’interno di una discoteca. A proposito di musica, tantissime persone amano così tanto le canzoni e i remix tipici della discoteca che vorrebbero inserirli all’interno della propria playlist, navigando online tra una ricerca su migliori casino live e l’altra. Ma quali sono le migliori canzoni da discoteca da ascoltare, del passato e del presente, per divertirsi al meglio?
Barbie Girl – Aqua
Negli ultimi anni è diventato un vero e proprio tormentone, dopo un incredibile successo conquistato nel secolo scorso, anche e soprattutto grazie alla presenza costante della canzone su un social network come Tik Tok, che permette di rivalutare alcuni classici del passato attraverso la prospettiva della piattaforma. Chiaramente, Barbie Girl ha bisogno di ben poche presentazioni, dal momento che si tratta di una canzone estremamente conosciuta e, soprattutto, amata per il suo ritmo e la sua libertà espressiva. Per quanto possa sembrare frivola, oltre tutto, la canzone è anche portatrice di un messaggio importante.
Barbie Girl è il primo singolo pubblicato in Europa dalla band danese Aqua, contenuto all’interno dell’album Aquarium. Pensato come puro e semplice singolo commerciale, in grado di conquistare la vetta di numerosissimi paesi, è riuscito nel suo intento: platini praticamente ovunque, primo posto nelle classifiche di numerosi paesi e un grandissimo successo commerciale dettato anche dal videoclip parodico in cui i protagonisti, naturalmente, vestono come le famose bambole conosciute in tutto il mondo.
The Motto – Tiesto
Non c’è dubbio: Tiesto è uno dei simboli più amati, ballati e scelti da parte di dj in qualsiasi tipo di discoteca. Il disc jokey olandese, che ha conquistato il mondo attraverso i suoi remix, le sue produzioni e le collaborazioni importantissime che hanno comportato l’emergere di alcuni artisti di grandissimo valore, è conosciuto e amato da tantissime persone. Il grandissimo potere di Tiesto risiede nella possibilità di unire i gusti e le ambizioni artistiche di numerosi ascoltatori: dagli amanti dell’elettronica fino a coloro che vogliono semplicemente ascoltare musica per ballare e divertirsi scatenandosi, il dj olandese sa coniugare qualsiasi tipo di personalità e, per questo motivo, rappresenta un grandissimo successo globale.
The Motto è uno dei singoli più riusciti del dj olandese, realizzato in collaborazione del cantante statunitense Ava Max. Si tratta, sicuramente, di una delle tracce più importanti della musica tipica da discoteca che possa essere ascoltata nell’ambito della realtà contemporanea. The Motto è stato pubblicato in associazione con due remix della canzone, realizzati dallo stesso Tiesto (in una versione “festosa”) e da Robin Schultz.
Disco Inferno
Ultima canzone da discoteca che merita di essere ascoltata è senza dubbio Disco Inferno, dei The Trammps. Si tratta di una canzone particolarmente rappresentativa, sulla base della sua storia, dal momento che il singolo in questione presenta una certa ambiguità di fondo dettata dalla sua costituzione e, soprattutto, dalla realizzazione che – a posteriori – è stata ritenuta come particolarmente sbagliata.
La canzone in questione, datata 1976, è stata fin da subito ritenuta una hit da discoteca e inclusa all’interno delle classifiche di questo genere; tuttavia, non fu un grande successo commerciale, e non ebbe un riscontro mediatico particolarmente importante. Secondo il giudizio critico della stessa band, il problema derivava dalla post-produzione del brano, in cui i livelli di missaggio erano stati completamente sbagliati e avevano comportato un’accelerazione del ritmo della canzone. Il risultato fu chiaro: questi ritmi erano perfetti per una discoteca ma non per qualsiasi altro tipo di ascolto.
(in collaborazione con ltc – lorenzo tiezzi comunicazione)