Covid: un ragazzo su 4 ha sintomi clinici da depressione, uno su 5 ha disturbi d’ansia: il doppio rispetto a prima della pandemia
Come scrive Il Fatto Quotidiano “lo rivela un’ampia metanalisi appena pubblicata su Jama Pediatrics, che ha incluso 29 studi condotti su oltre 80mila giovani. A rischio soprattutto i ragazzi più grandi. La situazione è preoccupante perché, spiegano gli specialisti, potrebbe avere conseguenze negative sul lungo periodo: è stato infatti dimostrato che soffrire di depressione durante l’infanzia e l’adolescenza si associa da adulti a una salute peggiore – non solo mentale – e a maggiori difficoltà nelle relazioni e nella vita in generale“.
Come hai capito non è un articolo musicale, né allegro… quindi se hai voglia di sorridere passa oltre. Ti capiamo.
L’età più a rischio è quella che va dai 14 ai 25 anni, ovvero quando sei un giovane uomo / donna e vedi la difficoltà davanti a te, oppure quando smetti di essere un ragazzino e diventi invece un ragazzo o una ragazza. Mia figlia, ad esempio, ha 12 anni e mi sento così fortunato per vederle passare questo periodo di melma ancora un po’ vicina e a me me e mia moglie.
Chi da adolescente oggi giustamente va ‘contro’ la famiglia oggi è totalmente in difficoltà e cosa fa? va a fare casino nei pochi locali aperti o in qualche bella festa illegale (in cui l’eccesso è tollerato). O soprattutto si rintrona con i videogame e social sul telefonino…
Ovviamente i media oggi ci raccontano ancora solo e soltanto i troppi morti che fa Covid (tra l’altro finalmente abbiamo capito che in Italia li contiamo diversamente da quasi tutti gli altri paesi del mondo, ovvero chi muore con il Covid ma ha altre malattie, viene catalogato come morto per Covid… e semplicemente non è così. Non siamo negazionisti né NoVax su AllaDiscoteca, cerchiamo di ragionare e basta: il vaccino serve molto, etc etc etc),
I ragazzi? Fatti loro.
Ne parliamo solo quando sono violenti e ci creano problemi morali e/o di ordine pubblico, come è successo, grazie anche alla cronica impreparazione di Beppe Sala, per Capodanno a Milano. Nella stessa Piazza Duomo a Milano in primavera 2021 è stato festeggiato senza regole e senza polizia lo scudetto dell’Inter. Nella stessa Milano il sindaco, così amato e stimato, non è riuscito a gestire minimamente gli “aperitivi sui Navigli”… e tutto questo, ovviamente, per colpa dei ragazzi.
E’ chiaro, no? Stiano a casa, ‘sti ragazzi, che non riusciamo a gestirli. Loro lo fanno e per questo, soprattutto per questo, depressione e ansia li attanagliano.
La filiera del divertimento e della musica, in pratica, non esiste più ma forse potrà riformarsi quando far divertire la gente sarà un lavoro come gli altri, non simile per l’italiano medio a quello dello spacciatore o della prostituta (che guadagnano almeno di più).
Chi lavora di notte e di sera sa lavorare anche di giorno e il problema, nonostante il ridicolo trattamento dello stato ai lavoratori del settore. Lo stato, tra l’altro, dà soprattutto ristori ai gestori delle discoteche perché in qualche modo rappresentati storicamente a livello sindacale da SILB ed ASSO INTRATTENIMENTO. I lavoratori dello spettacolo solo oggi hanno qualcuno che prova a farsi sentire per loro… ma non essendo di solito dipendenti di nessuno, sono un ‘boccone’ poco interessante anche per i sindacati (sono, nei fatti, sfigatissime partite iva o liberi professionisti che possono morire di fame)… Ma è un problema soprattutto economico, si sta risolvendo con la fine (si spera temporanea) del settore intrattenimento .
Il vero problema sono i ragazzi e i loro problemi. Non li stiamo, semplicemente, considerando… e i risultati si vedono.
2 anni di vita persi, per loro, in Italia. Mentre a Ibiza la stagione dei club ripartirà ad aprile, mentre in quasi tutto il mondo la vita fluisce come è logico che sia, anche nel mezzo di una tragedia come il Covid… Noi rimandiamo.
Invece di aprire TUTTO (con qualche piccola restrizione) almeno ai vaccinati con tre dosi. Invece di un vero obbligo vaccinale… rimandiamo.
Senz’altro risolverà tutto il prossimo presidente della repubblica.
LORENZO TIEZZI x AllaDiscoteca
PS le minuscole per repubblica e presidente non sono un errore.
PPS nella foto c’è ST Vincent
2 thoughts on “Ansia e depressione: l’epidemia colpisce un ragazzo su 4”
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