Dai e dai habemus proposta sulle capienze da parte del CTS. Solo che è la solita propostina ridicola.
Come scrive Rolling Stone,
“È arrivato ieri sera (5 ottobre) il parere del Comitato Tecnico Scientifico sulle riaperture dei locali da ballo. In zona bianca, le discoteche al chiuso possono riaprire, ma solo al 35% della capienza massima, i locali da ballo all’aperto (ma la stagione estiva è oramai finita) al 50%”.
Il presidente del SILB Pasca dice che è meglio continuare con i ristori. Ma a chi lavorava nei locali con contratti da freelance (la maggioranza) si continua a non pensarci? Solo ai gestori si pensa? Boh.
Certo, perché ad ottobre parliamo di discoteche all’aperto. Sembra un film alla radio, un ghiacciaio in fiamme. Follia. Capienze all’aperto. E regolare oggi i lettini in spiaggia no?
Come sappiamo tutti, nessuna attività (concerti, ristoranti, spettacoli) può ripartire se non, almeno con il 70% – 80% della propria capienza.
Per cui è ovvio, le disco con queste regole, totalmente diverse da quelle di Francia e Germania o Svizzera (paesi a noi vicini, e in Francia e Germania c’è pure il Green Pass): in Francia le disco hanno capienza 75%, al chiuso. In gran parte della Germania si balla al chiuso senza mascherina.
A cosa serve il Green Pass, se si hanno meno di trent’anni? Solo al ristorante ci si può andare?
E ancora il governo sta ancora aspettando a trasformare in legge le indicazioni della scorsa settimana sulle altre attività di spettacolo e sport, aspettiamo il miracolo. Sulle capienze e su altro.
Non ci sarà.
Siamo messi così, siamo messi molto male e le speranze si abbassano sempre più ogni giorno che passa.
Il punto è che passare sopra le esigenze dei ragazzi, per la vecchia Italia è standard. E nessuno se ne stupisce più. E’ normale.
Se avete voglia, leggete QUI, ho scritto della faccenda proprio ieri.
Lorenzo Tiezzi