Non so se il testo qui sotto l’ha scritto Francesco Susca (Musicaeparole, la società che gestisce tra gli altri la Praja di Gallipoli) oppure Maurizio Pasca, il presidente del SILB, che associa molti dei titolari delle disco italiane.
Leggete qui sotto e ragionate con la vostra testa. Non ci fosse da piangere, ci sarebbe da ridere. E infatti è quello che anche molti addetti ai lavori fanno, visto che le lacrime le abbiamo già finite.
E’ un’estate dannatamente ridicola.
Tragicomica? Yes.
ANCORA NESSUNA RISPOSTA PER IL SETTORE DISCOTECA
Siamo gli imprenditori del settore DISCOTECA e ci vergognamo dell’indifferenza e noncuranza dei politici di fronte al dramma che viviamo da 17 mesi: unica categoria a subire uno stop così brutale e draconiano. È per questo che a breve andremo a ROMA davanti a PALAZZO CHIGI per un presidio permanente, giorno e notte, finché la politica non ci darà una data per la riapertura del nostro settore.
DEVONO SPIEGARCI il perchè le nostre attività debbano rimanere chiuse, quando tutta Italia lavora in qualsiasi settore, anche senza regola alcuna. Gli esempi sono di fronte a tutti. E sono continui. Un affronto verso chi vorrebbe fare onestamente il proprio lavoro, ed invece impossibilitato a farlo.
Questo appello è rivolto a tutti gli amici, dipendenti, pr, dj, artisti e operatori del settore che da settimane ci chiamano ogni giorno per avere novità e una parola di conforto. Ecco la novità, più che una novità l’ennesima mancanza di rispetto e considerazione: anche oggi non eravamo NELL’ORDINE DEL GIORNO DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI. Quindi 90.000 persone possono continuare a rimanere a casa, senza dignità e risposte.
A questo punto se volete risposte venite con noi a chiederli ai MINISTRI, rispetto a questa indifferenza assurda. Così sapremo almeno il motivo per cui dobbiamo morire.
Quindi ci sarà un presidio a Roma. Speriamo abbia qualche effetto. Vedremo.
Cosa penso io? Poco. Quasi niente. Ma ormai rido di questa situation. Si, situation tragicomica o da coma.
In realtà la data di apertura non servirà a molto: la modalità di riapertura proposta sappiamo già oggi che impedirà alla stragrande maggioranza delle disco di riaprire come disco (e non come ristorante o bar con musica).
Per questo penso già da tempo che nell’estate 2021 o si ballerà aggirando le ridicole regole proposte dal CTS senza data di attuazione che dovrebbe dare il governo, oppure non si ballerà.
Nessun locale italiano, visto che le capienze sono ridicolmente basse solo qui nel nostro paese (e non lo dice chiaramente nessuno), può aprire stando in pari con il 50% della capienza in cui è compreso il personale. Solo le grandissime disco come la Praja possono forse permettersi di organizzare i tamponi, ma sarebbe stato 100 volte meglio utilizzare quelli rapidi salivari.
A questo punto è ovvio: la volonta politica è quella di NON aprire le disco e manco dirlo. Lasciare le cose così, fintamente aperte.
C’è una (piccola( speranza per fine luglio / agosto / e sropattutto settembre, con i suoi grandi festival (Nameless a Lecco e Decibel a Firenze), se proprio, tutto dovesse andare per il verso giusto con i vaccini e il calo di morti e contagi (ma ieri 30 giugno c’erano ancora 24 morti).
E nel frattempo? Il mercato si autoregola, perché anche se è tragicomica, è pure sempre un’estate di divertimento.
Al #Costez di Telgate, grande disco, venerdì 2 luglio si apre e si fa tutto ciò che si fa in disco. Senza Green Pass o tamponi, ovviamente. Ma non si balla, per cui si entra come al bar o al ristorante.
Il 10 luglio a Cinecittà World c’è il party 90 Wonderland, con la stessa modalità, quella dei party sereni e tranquilli del Papeete Beach di Riccione e mille altre situazioni (aperitivi, dinner show) in tutta Italia.
Riapre il Byblos di Riccione con il sound, tra gli altri, di Mitch B. e un bel dinner show (…).
Tutto qui? No. I party privati, ovviamente illegali, sono tanti, tantissimi. Così come le manifestazioni tipo il Gay Pride o le visioni ben assembrate delle partite dell’Italia.
Siccome tutto questo NON è discoteca, va bene. Olè. Facci sapere come vivi la tua tragicomica summer 2021. Anzi no. Abbiamo già abbastanza problemi da soli.