Dallori: dinner show, The Beach, Cava e innovazione, ogni sera

Dallori: dinner show, The Beach, Cava e innovazione, ogni sera… “Oggi molti sembrano puntare sui dinner show. Succede anche in Italia ma in realtà, purtroppo, non sono molti i locali che, come The Beach Luxury Club, propongono davvero spettacoli che prendono vita durante la cena. Per capirsi, un dj set o un artista che fa pianobar all’ora di cena o dopocena è difficile considerarli un vero show. Noi invece proponiamo vere performance collettive, con continuità, dal 2018”.

Parla Dallori: dinner show, The Beach, Cava e innovazione, ogni sera

Abbiamo incontrato Manuel Dallori, imprenditore e manager toscano che da sempre si occupa di intrattenimento, ristorazione e non solo. In realtà nel suo background c’è anche molto altro. “Nel mio percorso di crescita dovrei ringraziare molte persone. Un ruolo importante nel mio lavoro lo ha avuto la famiglia Versace, che mi ha aperto una visione completamente diversa del mondo”, spiega Dallori, che oltre a gestire i suoi brand (The Beach Luxury ClubCava Restaurants è Corporate Entertainment Director di Domina, una delle realtà italiane più affermate nel turismo nel mondo.

Dallori; c’è una vera crescita del format dinner show? 

“In diversi contesti, soprattutto quelli relativi al lusso come Lio ad Ibiza o l’Opera Saint Tropez il successo dei dinner show costante, anzi crescente. Purtroppo o per fortuna, però, organizzare veri spettacoli nei locali non è facile.  C’è bisogno di un vero corpo di ballo, di coreografi, di scenografi, di costumi e costumisti, di lunghe prove, di artisti che si alternano tra loro, di show che cambiano col tempo. Ecco perché molti chiamano dinner show eventi con un un solo artista”. 

The Beach è un format di lusso? 

“In un certo senso sì, ma il nostro è lusso accessibile. Proponiamo serate per tutti o quasi. Cerchiamo poi di sorprendere tutti, proponendo, ad esempio, sempre pasta, pane e focacce fatti in casa, regalando ai nostri clienti qualcosa di semplice e allo stesso tempo speciale”. 

Dallori, come è possibile proporre spettacoli con continuità?

“E’ dal 2018, quando abbiamo dovuto fermarci per un mese o due per via del Covid, che regaliamo emozioni con i nostri spettacoli. Riusciamo a farlo perché The Beach, a Sharm, è aperto tutto l’anno, mentre in Sicilia, proponiamo spettacoli dalla primavera alla fine dell’estate. Anche gli artisti hanno bisogno di continuità, per poter crescere. Dà soddisfazione vedere che artisti nati con noi poi lavorano in tutto il mondo, che so a Dubai, in tournée con il Cirque du Soleil. Mediamente, sul palco ogni sera mettiamo 12 artisti, tra ballerini, performer e coreografi”.

The Beach è spesso ospitato all’interno dei resort Domina, per cui il pubblico a volte è fatto da intere famiglie formate da persone di età molto diverse…

“I nostri spettacoli devono piacere a persone molto diverse tra loro, non solo per età. Anche per quel che riguarda la nazionalità. Russi, ucraini, italiani, svizzeri… hanno gusti musicali spesso molto diversi tra loro. Ad esempio, raramente proponiamo reggaeton e puntiamo più spesso su classici come quelli di Mina, o il repertorio anni ’70, ’80, ’90″conosciuti in tutto il mondo.

Dallori, ti senti un innovatore?  

“Non mi definirei un innovatore, ma un rinnovatore. Non amo ripetermi e voglio sempre che i miei locali come gli spettacoli cambino nel tempo. Senz’altro frequento altri spazi e sono sempre alla ricerca di idee da riproporre, cambiandole sempre, a modo nostro. Senz’altro oggi fare rivoluzioni è però impossibile, mentre cambiare sempre è necessario”,

Dallori: dinner show, The Beach, Cava e innovazione, ogni sera

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