Marco Cariola hai già rotto le *all*, almeno a me…
Qualche giorno fa ho scoperto la pagina Facebook di Marco Cariola, una pagina di ‘satira’ che rompe le *all* a tutto ciò che secondo chi crea i suoi contenuti non è “un vero dj” e/o un “vero clubber”. Cariola sta per una satira di Marco Carola… e ci starebbe anche. Il look è quello di Liberato, la faccia ovviamente non si vede. Per un paio di giorni mi sono divertito. Già però mi sono annoiato. E’ ovvio che Marco Cariola piaccia più su Facebook che su Instagram. E’ la classica cosa che piace agli addetti ai lavori, che sono anziani e non si divertono più. Anche io sono anziano, mi sto impoverendo e non mi diverto più. Ma ho altro da fare che criticare i dj.
Marco Cariola è anche peggio di Carola. Così banale e prevedibile. E tradizionalista. Per me, chiaramente…
Ovviamente Marco Cariola odia Deborah De Luca, la più odiata da chi non ne capisce il successo perché è una donna e perché la sua techno melodica campana è vicina al pop (e pochi capiscono di pop). Odia il Bolgia di Bergamo, ormai un riferimento per chi ama TUTTA l’elettronica, mica solo quella “cool” (tralasciamo che ci suona spesso pure Jeff Mills perché i tanti Cariola hanno memoria corta); Odia il festival Monsterland Halloween Festival perché ha un line up troppo ricco. Odia ovviamente Patrick Mason perché fa spettacolo gay friendly (sia mai!), I Hate Models, etc.
Che noia, Marco Cariola, tiri la cariola della tradizione. Cariola, hai già rotto le *all*, almeno a me. E io, nel mio mondo, comando. Mi annoi moltissimo e te lo dico volentieri.
Il Clubbing non ha tradizione. Il clubbing non è mai stato una cosa seria. E’ sempre stato una cosa legata al divertimento, che un tempo era legato, nei club, moltissimo alle droghe. Lo ricordo perché tanti non se lo ricordano più. Oggi di droga ne gira meno e per mille motivi ragazze e ragazzi preferisco godersi spettacoli al mixer e non solo dj set.
E’ vero, oggi si balla di meno nei club, ma i giovani si divertono lo stesso. Eccome. Quindi volevo fartelo sapere, tutto qui.
E’ da un po’ che scrivo poco qui su AllaDisco, concentrandomi sulla pagina Instagram di AllaDisco. E’ un errore, lo so, ma capita. Il lavoro va abbastanza bene come sempre, ma a 52 anni si alzano le aspettative… ed è un errore. Meglio fare bene le cose che ci piacciono, piuttosto che aspettare chissà che dal mondo o dal ‘successo’.
Lorenzo Tiezzi x AllaDisco x Tiezzi Says 02 11 2024