Concerti e disco: tamponi gratis e date certe per riaprire. Eccoci con editoriale scatenato di Lorenzo Tiezzi (vedi foto, è al suo meglio)
E’ piuttosto semplice ipotizzare una ripartenza, per il martoriato settore dell’intrattenimento, quello più complicato insieme ai concerti in piedi e dei festival come Nameless, che infatti aveva già proposto più di un mese fa una soluzione simile.
Guarda caso è, più o meno, la stessa soluzione adottata in Spagna per il concerto da 5.000 persone che PRIMA dell’evento, grazie ai tamponi effettuati da tutti i potenziali partecipanti, ha permesso di ‘scovare’ 5 positivi che quindi sono andati in quarantena senza infettare nessuno.
E’ la stessa soluzione che hanno adottato gli organizzatori di una gara di ultra trail a cui parteciperò io partendo stasera (è venerdì 16 aprile, mattinata, mentre scrivo). Si chiama Abbots Way e parte da Bobbio per arrivare a Pontremoli. Trovate info sul web. Anche in questo caso, su oltre 400 partecipanti e tanti volontari, qualcuno è risultato positivo PRIMA di poter infettare gli altri.
Gli organizzatori di eventi come questo contribuiscono al tracciamento. Fanno il bene comune. E ovviamente non viene detto.
Perché? Perché per poter partecipare all’evento tutti abbiamo fatto il tampone.
Quale tampone? Vanno bene un po’ tutti, sennò diventa parecchio, complicato, che dite?
Vuoi ritrovarti in tante persone con distanziamento necessariamente ridotto? Fai il tampone e indossi la mascherina. In Spagna hanno optato per la Fp2, che se non corri va anche bene, giusto?
E quindi, mentre sentiamo le solite chiacchiere sulla riapertura dei ristoranti e dai bar, che sono tanti e potenti e ben rappresentati, a differenza della musica dal vivo, che ha combinato diversi casini con voucher e prevendite non rimborsati…
Mentre aspettiamo le proposte di regioni e governo, che ovviamente NON riguarderanno subito tutto ciò che riguarda giovani, musica da vivere in piedi e intrattenimento…
Mentre SILB, SILS e tutti gli altri rappresentanti dell’intrattenimento italiano si fanno sentire, qui su AllaDiscoteca, solo soletto, come sempre, mi espongo.
Concerti e disco: tamponi gratis e date certe per riaprire. E’ follia? A mio parere no.
Ci vuole un certificato digitale in cui caricare i propri tamponi, se possibile gratuiti, per partecipare agli eventi “in assembramento”. Questi eventi vanno vissuti sempre con mascherina Fp2, se possibile fornita dall’organizzazione, così tutti hanno la stessa protezione.
Lo stato italiano e la splendida Europa, da sempre super organizzati, riusciranno, dopo il fallimento colposo della App Immuni (che avrebbe dovuto essere resta obbligatoria da subito), a fornirci almeno questo strumento?
Non possiamo aspettare il vaccino per ricominciare a vivere, anche perché il vaccino NON basterà. Il vaccino non copre al 100%. Non tutti si vaccineranno. E ormai siamo abituati alla mascherina. Dobbiamo abituarci anche ai tamponi, a cui, ovviamente, dovrebbero essere sottoposti gratis anche tutti i nostri studenti, come accade in Austria e in parte in Germania.
Si chiama tracciamento, e in Italia è una faccenda più o meno sconosciuta. Anche per questo abbiamo più morti che altrove, ma non ce lo diciamo.
Altro che aspettare il caldo. A forza di aspettare a caso, cosa che abbiamo fatto a lungo, come posso prepararsi gli operatori del settore? Lo stato deve fornire DATE CERTE per le riaperture.
Dovrebbe anzi fare di più, al contrario di quello che dice il presidentissimo Draghi. Dovrebbe fornirle agli imprenditori e dire loro: tu riaprirai la tua discoteca con queste regola dal 15 giugno (ad esempio). Se non ci riuscirai perché io Stato non riuscito a fare il mio lavoro (contenere la pandemia), ti darò questi soldi. Mi sono inventato questa cosa folle? No. Succede in Olanda.
Tutto il resto (bar, ristoranti, teatri, concerti da vivere seduti) ha già regole più o meno definite e sembra ovvia una cosa, che ovviamente quasi nessuno dice, così come per le discoteche (chiuse TUTTE dal 16 agosto 2020, anzi da febbraio 2020 per lo più): se erano quelli il luogo principale del contagio, come mai, visto che è tutto chiuso da mesi, il contagio è continuato a lungo e solo oggi cala (di poco)?
Succederà tutto questo, verosimilmente? Non credo. Leggete sotto cosa dice lo splendido ministro Speranza.
Ma volevo scriverlo qui, mettendoci faccia e serietà (guardate la foto dell’articolo)
Non succederà anche perché a molti operatori eventi di questo tipo, con mascherina e tamponi, non andranno bene e vorranno l’impossibile ovvero il “liberi tutti”.
Non succederà perché “le discoteche l’estate scorsa hanno fatto ripartire il Covid-19”. Questo ha detto ieri mattina giovedì 15 aprile Gaetano Blandini, direttore generale di SIAE, che incassava dalle disco fior di soldi. (LEGGI TUTTO QUI SE VUOI) E’ una cosa non vera, ma è una ‘narrazione’ vincente in un paese di vecchi e rintronati come l’Italia. Se fossi un dirigente di SILB ed Asso Intrattenimento farei in modo di non versare i soldini a SIAE per un po’, l’atteggiamento cambierebbe subito.
E quindi la musica dal vivo in piedi e i concerti, quest’estate, non ripartiranno. Le discoteche? Vedremo con che regole e per quanto. Questo succederà e non potrò fare niente, se non scriverlo qui prima.
Ora che l’ho scritto mi sento già meglio. Poco meglio, sia chiaro. Lo ripeto: Concerti e disco: tamponi gratis e date certe per riaprire.
Perché scrivere qualcosa vuol dire prima aver pensato qualcosa. E pensare fermarsi un attimo provando a capire. Magari si sbaglia tutto, certo, ma è sempre meglio di commentare a caso gli errori altrui.
Lorenzo Tiezzi x AllaDiscoteca
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