Spari a Trump e a Morgan…
Cosa c’entra lo splendido Morgan, su cui Selvaggia Lucarelli, la giornalista più influente d’Italia, e molti italiani stanno “sparando addosso” (metaforicamente, perché sembra sia stato verbalmente violento e abbia minacciato la sua ex, ora con Calcutta) con Trump, a cui poche ore fa hanno sparato davvero?
C’entra. E c’entra anche il sistema comunicativo di molte pagine Instagram che promuovono la scena hip hop italiana (Esse Magazine, Outpump, Hip Hop Tender, Le Frasi del Rap, ecc.). È un discorso complesso, ma si sa che la comunicazione e i media non sono semplici come un piatto di pasta col tonno. Eppure tutti credono di sapere come funzionano. Non è così.
Partiamo dal sistema dei siti giovanili hip hop italiani: tutti parlano delle stesse cose, ovvero di artisti italiani giovani come Tedua o Sfera. Quasi zero artisti internazionali, perché l’inglese vero in Italia lo capiscono in pochi… Questi siti parlano pure dell’attentato Trump. Perché quasi nessuno di noi adulti esce da Instagram per riflettere e capire. Per quali motivo dovrebero farlo i ragazzi?
Mi sembra, e se sembra a me probabilmente è così (capisco poco di molte cose, ma di musica e comunicazione ne so)… dicevo, mi sembra che la velocità con cui i media ci propongono le informazioni sia ormai eccessiva. Non ci sarà ritorno. Sarà sempre peggio.
Morgan, per 2-3 giorni, diventa il cattivo per eccellenza perché forse ha maltrattato la moglie via telefono (forse, non è stato giudicato colpevole, ma secondo Lucarelli ci sarebbero prove). Quanto ci piace credere di capire tutto tramite una foto, una sola immagine. Siamo sicuri di capire? Siamo sicuri che una singola foto o un video ci facciano capire tutto?
I complottisti sull’attentato a Trump si sono scatenati. Per loro Trump si è fatto sparare, ovvio no? Così è sicuro che vincerà le elezioni.
Niente, non ho soluzioni, non ho consigli. Sapere che siamo nella melma e che non ne usciremo mi sembra però importante. Per affondare senza sorprese.
(Lorenzo Tiezzi x AllaDisco)