Moby & Anfisa Letyago su Defected. Due personaggi molto diversi e un’etichetta distante dai loro mondi. Ma non è il caso di scandalizzarsi (cosa dovremmo dire sennò di XL che pubblica Peggy & Lenny?). I due avevano già collaborato per “Reprise (Remixes)”, con Anfisa che aveva messo mano sull’eterna “Go”, senza troppo maltrattarla. Anzi.
Segue questa scia il loro incontro per la sognante “You & Me”. Che non è la solita cover camuffata, come è facile fare adesso, ma una produzione inedita di livello altissimo, sospesa tra breakbeat e suggestioni trance e con la stessa Anfisa al microfono. C’è di più. Moby si riaffaccia nell’agone dance principale con il vestito che meglio lo identifica. Lontano stavolta da esperimenti troppo personali o troppo chiassosi e da sirene dozzinali. Qualche curioso segnale è arrivato nel 2023 con i singoli “transit”, “we’re going wrong” e “should sleep”, questi ultimi già segnalati su AD. Anticipano un nuovo album in uscita a giugno è sembrano usciti da capolavori come “18” e “Play”. Un bell’8 quindi glielo diamo. Ad entrambi.
Se in realtà l’original è più da ascolto, dalla galassia Defected, ovvero dalle 1001 e più etichette acquisite, ecco le mani di Deetron su un asciutto remix vecchia scuola, con la solita pianata house e l’hammond in evidenza. Meglio la deep house di Girls of the Internet, in linea con le atmosfere ancestrali della versione di partenza.
Moby, sicuramente, si remixa benissimo anche da solo, con suoni e loop che un po’ ammiccano, come nei citati singoli estivi, al mood degli irripetibili album del ’99 e del 2002. In un moto sicuramente autocelebrativo ma non per questo nostalgico, semmai rivendicativo di un momento che sembrava per tutti essere il futuro. E forse lo era davvero.
Nota extra: Defected compie 25 anni. E quest’estate torna all’Ushuaia di Ibiza, dove fece tappa già nel 2011, con Bob Sinclar tra gli artisti di punta, circondato da bellissime donne, un mare di mani al cielo e tanta EDM. Per l’occasione e nell’attesa, pompa uscite a tema che comprendono pure remix di suoi classici rivisti da nomi celeberrimi (David Guetta e Idris Elba su tutti), costosi gadget per fan accaniti e operazioni come questa. Tanto business e tanta musica, spesso ancora buona. Quello che vorrebbero fare più o meno tutti. Se solo fossero a questi livelli.