C’è un dj più figo e modaiolo e d’avanguardia di Richie Hawtin, uno che da sempre, per dirne solo una, collabora con Prada (vedi giubbino in questa foto?). Ecco la sua ultima avventura musicale parigina, decisamente cool…
Eccovi il comunicatone…
La stagione concertistica parigina Electro-Odyssée dell’IRCAM (Istituto per la Ricerca e il Coordinamento in Acustica/Musica) quest’anno invita il musicista elettronico di fama mondiale Richie Hawtin a esibirsi sotto il suo moniker F.U.S.E., solo per la seconda volta nella sua storia trentennale. La performance sarà caratterizzata da materiale originale ambient e improvvisato completamente nuovo.
Occupando ora non solo una posizione iconica unica e un percorso esplorativo nella composizione di musica elettronica, ma anche un’eccitante rivalutazione di ciò che può essere un compositore moderno, il pionieristico musicista elettronico esplorerà la relazione iniziale della techno con il pioniere minimalista Steve Reich.
Richie Hawtin dichiara: “Il progetto FUSE Live è un’esplorazione delle ripetizioni ambientali dal vivo, creando paesaggi sonori che sono allo stesso tempo ipnotici e consumanti. Nella tradizione di Steve Reich, la performance utilizza una serie ridotta di suoni e parametri, concentrandosi sulla variazione dei punti di loop per le progressioni e il movimento. Gli spettacoli si svolgono in tempo reale, creati per il momento e nel momento stesso”.
Combinando un festival internazionale di performance con un’accademia multidisciplinare fondata sull’idea originale di unire scienziati e artisti, l’IRCAM è uno dei più grandi centri di ricerca pubblici al mondo dedicato sia all’espressione musicale che alla ricerca scientifica.
Electro-Odyssée esiste per ampliare il potere espressivo della musica elettronica.
Un’odissea sonora per la musica contemporanea e sperimentale. Nella straordinaria sede parigina dell’IRCAM le sensibilità artistiche si scontrano con l’innovazione scientifica e tecnologica intorno alle sue tre attività principali: creazione, ricerca, trasmissione.
Definito a lungo “il pensatore musicale più originale del nostro tempo” (The New Yorker) e “tra i grandi compositori del secolo” (The New York Times), le opere più innovative e definitive di Steve Reich sono sorte negli anni ’60 e ’70, ponendo suggestivamente le basi per un nuovo movimento di genere elettronico a Detroit nei primi anni ’90.
La minimal techno di Richie Hawtin è stata ispirata da Steve Reich? Certo che sì…
I percorsi paralleli di Steve Reich e Richie Hawtin sono degni di nota, innovativi e precisi sia a livello tecnico che artistico; ognuno di loro è un audace ambasciatore del potenziale lungimirante della propria musica, indipendentemente dalla tecnologia utilizzata; il processo visionario di Richie Hawtin di sondare i modi in cui sperimentiamo i confini della musica elettronica rimane coerente – spingendo gli eco-sistemi musicali, le tecnologie emergenti e le performance artistiche che spostano il centro della composizione lontano dalla complessità, sbloccando un nuovo linguaggio di brutale semplicità.
Nato in Gran Bretagna e cresciuto in Canada, Richie Hawtin è diventato famoso durante l’emergere e il boom della musica techno nei primi anni ’90, facendosi le ossa nei club e nei warehouse party di Detroit, essendo stato determinante per la nascita della minimal techno e per le sue registrazioni e i suoi album iconici come Plastikman e F.U.S.E. Nel 2023 ricorrono i trent’anni dall’uscita del suo album di debutto come Plastikman (“Sheet One”) per Mute Records, che “ha cambiato per sempre il panorama della musica elettronica”. Nello stesso anno, il 1993, uscì l’album di elettronica sperimentale dei F.U.S.E. “Dimension Intrusion” per la pionieristica etichetta elettronica Warp Records.
IRCAM: Istituto per la Ricerca e il Coordinamento in Acustica e Musica
75004 Parigi 4° Arrondissement