La sindrome di MC Hammer – Sada Says 100225

La Sindrome di MC Hammer Riccardo Sada Sada Says 100225 ci fa riflettere come sempre

La chiave per evitare la Sindrome di MC Hammer è pianificare il futuro, non importa chi sei. Tutti conosciamo la storia: una celebrità – che sia un atleta, cantante, attore o musicista – si ritira o si prende una pausa dalle scene. Per un po’ non se ne sente parlare, fino a quando non emerge la notizia della sua bancarotta. La prima reazione è sempre la stessa: “Come è possibile? Non aveva guadagnato milioni di dollari?” E inevitabilmente ti ritrovi a pensare che se fossi al loro posto, saresti ancora ricco. Come può qualcuno sprecare così tanti soldi? Poi senti parlare di un evento benefico a loro nome, magari un concerto di raccolta fondi, come nel caso di Nicholas Cage, e sembra che le cose possano sistemarsi. Ma un mese dopo, ecco un’altra dichiarazione di bancarotta, e il silenzio torna a regnare. Questa è quella che ho soprannominato la sindrome di MC Hammer.

MC Hammer, ossia Stanley Kirk Burrell, è un rapper e ballerino statunitense, rappresenta l’esempio perfetto di questo fenomeno. Il suo album “Please Hammer Don’t Hurt ‘Em” ha venduto oltre 18 milioni di copie, riempiva gli stadi e guadagnava milioni. La sua hit “U Can’t Touch This” è diventata l’epitome del rap dei primi anni ’90 (con buona pace di Vanilla Ice). Ma la sua storia non finisce qui. Hammer decise di “aiutare” ogni persona possibile di Oakland: vecchi amici del liceo, amici di amici, genitori di amici, persino il proprietario della tavola calda locale, il vecchio Jeb. Li assunse tutti, pagando stipendi esorbitanti per lavori praticamente inesistenti. Contemporaneamente, accumulava beni di lusso: una villa sontuosa, oltre 75 auto d’epoca e un garage enorme per contenerle. Tutto questo proprio mentre la sua carriera iniziava il declino. La verità è che niente dura per sempre, ed è proprio questo che MC Hammer ha dimenticato nel pieno del suo successo.

Questa sindrome non colpisce solo le celebrità. Per ogni Redd Foxx che mette all’asta i suoi beni, ci sono decine di “Barry Smith” che affrontano la stessa sorte. La differenza? Barry potrebbe essere stato un CEO o un CFO vittima del downsizing aziendale, con stock option che svaniscono al licenziamento e un divorzio costoso senza accordo prematrimoniale. Il problema nasce da una filosofia sempre più diffusa del “vivere nel presente” senza pianificare il futuro. Queste persone vivono come se il domani non esistesse, e quando inevitabilmente arriva, si ritrovano completamente impreparate. Gli atleti professionisti sembrano particolarmente vulnerabili a questa mentalità a causa dei loro guadagni straordinariamente alti e dello scarso senso di responsabilità finanziaria. È quasi come se alcuni di loro (non tutti, certamente) regredissero a uno stato di inconsapevolezza finanziaria, fino a quando non arriva il momento del rendiconto. La situazione è particolarmente critica nel mondo dello sport professionistico, dove le cifre astronomiche dei contratti possono creare una falsa sensazione di sicurezza eterna. Ma la carriera di un atleta è notoriamente breve, e senza una pianificazione adeguata, anche i guadagni più sostanziosi possono evaporare rapidamente.

Per prevenire questa situazione, sono necessari alcuni passi fondamentali: assumere un consulente finanziario qualificato che sappia guidare nelle scelte d’investimento, diversificare il portafoglio indipendentemente dall’entità del patrimonio, investire saggiamente i guadagni dei periodi più redditizi, creare un piano finanziario sostenibile per il lungo periodo e, soprattutto, diffidare delle persone che appaiono improvvisamente quando si ha successo. È fondamentale comprendere che queste persone spesso non sono veri amici e difficilmente saranno presenti nei momenti di difficoltà. Il messaggio finale è chiaro: vivi il presente, ma pianifica il futuro. Quest’ultimo arriverà inevitabilmente, che tu sia preparato o meno. Non importa se sei LeBron James, Taylor Swift, Jack White, David  Guetta o Jason Hummel il custode dell’edificio: la pianificazione finanziaria è fondamentale per evitare di cadere vittima della “sindrome di MC Hammer”. È possibile godersi i frutti del proprio successo senza compromettere la stabilità finanziaria futura, tuttavia questo richiede disciplina, consapevolezza e la capacità di guardare oltre il momento presente. Ricorda sempre che il vero successo non si misura solo da quanto guadagni, ma da come gestisci e preservi quel guadagno nel tempo.

Riccardo Sada Sada Says 090225