Party e ritorni sulla nave, l’esplosione dei concerti in mezzo al mare (Sada Says)

Party e ritorni sulla nave, l’esplosione dei concerti in mezzo al mare… ecco il tema del nuovo Sada Says.

Party e ritorni sulla nave, per tutti i gusti

Le porte dell’ascensore si aprono rilasciando un gruppo di raver scatenati, le loro teste che rimbalzano al ritmo di una traccia club che strepita di energia. Olè, avanti tutta. Al centro di tutto c’è Alex Ridha, un dj tedesco conosciuto dai fan come Boys Noize. Spara il brano da una consolle iper attrezzata con giradischi, altoparlanti e luci strobo che lampeggiano mentre è fracido di sudore. Il basso praticamente scoppietta dall’impianto. Che è al massimo. Ridha spinge il suo deck da dj fuori dall’ascensore e attraversa il corridoio attirando sguardi stupiti dai presenti. Alcuni di questi si uniscono alla fila di ballerini chiedendosi dove questa fiumana di persone sia diretta. La destinazione finale? La cabina di un fortunato passeggero a bordo della nave da crociera ribattezzata per l’occasione, come una onenight, Friendship 2024.

Esplorazioni musicali come questa, dove ci si può ritrovare a sfiorare il cantante della propria band preferita mentre si fa la fila per il gelato, possono accadere solo durante una crociera. E una crociera qualsiasi: una crociera  musicale. Quello che è iniziato come pochi eventi in barca all’inizio del millennio è riesploso in un fenomeno intercontinentale.

Per meno di mille euro, ma anche oltre i 6000, ci si può abbronzare su un’isola privata mentre Julian Marley riempie l’aria di reggae sulla Welcome to JAMROCK Cruise o farsi tingere i capelli da Hayley Williams dei Paramore sul salone di Parahoy! Il Summer of ’99 Cruise promette esibizioni di Creed, 3 Doors Down e un viaggio alle Bahamas, mentre il Rock The Bells Cruise riunisce gli appassionati di hip-hop con Jadakiss, E-40, Talib Kweli e altri. Sebbene non esistano dati ufficiali su quanto sia cresciuto il settore, la più importante azienda di produzione, la Sixthman, è partita con 13 crociere musicali nel 2022 puntando a raddoppiare nel 2025.

Tutto è iniziato con una one-hit wonder degli anni ’90. All’inizio degli anni 2000, i fan della band della Florida centrale Sister Hazel hanno pregato il management di organizzare un raduno nel fine settimana con i musicisti: il che ha portato a una prima crociera durante il Labor Day. Convenientemente, il costo del noleggio di una nave è diminuito significativamente dopo l’11 settembre 2001; la band è riuscita a raccogliere 99 dollari da mille fan come acconto e poi si è alleata con un imprenditore di Atlanta per coprire i rimanenti 750.000 dollari (di costi di noleggio dell’intera nave). Dopo 25 traversate, The Rock Boat ospitato dai Sister Hazel rimane un evento di punta nel calendario annuale di Sixthman.

Inoltre, Norwegian Cruise Line ha acquisito ufficialmente l’azienda nel 2012, garantendo una fornitura stabile di navi attrezzate per ospitare mesi di navigazioni musicali. Sixthman viene guidata da Jeff Cuellar, ex direttore del festival Bonnaroo nel Tennessee. E invece di pianificare un festival di quattro giorni per decine di migliaia di persone, il responsabile del brand va oltre e programma quattro mesi (in quattro mesi) gli eventi per vari tipi di pubblico appassionato. Soprattutto incoscienti clubgoers.

Party e ritorni sulla nave, per tutti i gusti, quindi

“Guardiamo i calendari come un grande puzzle di Tetris”, dice Tom Dougher, senior corporate sales manager di Norwegian. “Come possiamo occupare 90 o 100 giorni uno dopo l’altro?”. Personalizzare ogni evento per il suo pubblico unico è una parte fondamentale della formula, che va da grandi sforzi (come quando Sixthman costruito una rampa e un halfpipe sul ponte della piscina per l’ultima Flogging Molly Salty Dog Cruise) a dettagli più semplici, come il feltro personalizzato sui tavoli del casinò o elementi dei menu a tema. Per la Jay and Silent Bob Cruise Askew, salpata a febbraio, il regista Kevin Smith ha persino ospitato una lettura con i fan. L’azienda, a suon di party, si assicura che i performer capiscano che la loro crociera non avrà successo o non verrà ripetuta se si limitano a nascondersi nella loro cabina durante le esibizioni.

Oltre che con Sixthman, Norwegian collabora anche con alcuni produttori di eventi indipendenti, tra cui Gary Richards, l’uomo dietro la Friendship electronic music cruise festival.

A&R di etichette discografiche, noto per il progetto Destructo, eccelle nella specializzazione e nell’interazione. Tutto, dalla musica negli altoparlanti dei corridoi alle mini competizioni di golf gestite dagli artisti, è studiato per creare una sensazione di immersione musicale totale. La famosa experience che piace al pubblico di club e festival. Richards in passato gestiva un’azienda chiamata HARD che organizzava festival musicali della durata di più giorni a Los Angeles, un tipo di evento in cui si potevano vendere più biglietti, anche se non sempre era una cosa positiva. “Ci sarà sempre un elemento negativo che non puoi controllare”, dice riferendosi ai grandi festival terrestri, pertanto lontani dal mare aperto. “Una crociera musicale è un impegno solo per essere raggiunta. Devi prendere un volo, magari prenotare un hotel. Non è facile”.

Lobiettivo di Richards è quello di tutti gli impresari: creare eventi divertenti per tutti, dal convocare super headliner come Skrillex a gestire garzoni e inservienti vari.

E da quando la prima Holy Ship! ha salpato nel 2012, coloro che navigano con Richards si sono autoproclamati #ShipFam, creando un gruppo di fan che va oltre la barca e che ha portato i viaggiatori a incontrarsi a concerti locali e persino ospitarsi a vicenda durante i viaggi. Richards si è probabilmente inconsciamente creato una gigantesca community. È l’effetto collaterale, multiplo e involontario della sbornia post evento, che Richards promuove con entusiasmo. I viaggiatori abituali hanno persino iniziato a chiamarlo… papà (…). E Ridha ride. Ha preso parte a tutte le traversate di Friendship partecipando alle line-up di Richards a largo e tra le onde fin dalla seconda Holy Ship nel 2012.

“Per me è il lavoro meglio pagato di sempre”, ha detto notando che in gran parte dei suoi viaggi tra i benefit si assicura di usare le strutture fitness, prenotare un massaggio e correre sui go-kart della pista allestita a bordo. “Si riesce persino collaborare con altri colleghi artisti a bordo. Perché siamo tutti sulla stessa barca”.

Dougher di Norwegian Cruise Line aggiunge: “Quello che ho visto nel corso degli anni, e che mi tiene motivato, è l’osservare questi gruppi, queste comunità tornare; perché in molti casi è l’unico momento dell’anno in cui possono rivedere gli amici che hanno fatto durante la crociera due o tre anni fa. Una volta che si trova quel punto di passione comune, tutti si amalgamano. È incredibile da vedere, da vivere”.

Riccardo Sada Sada Says x AllaDisco