Geografia della DJ Mag Top 100 DJs / Sada Says

Sei pronto per una “Geografia della DJ Mag Top 100 DJs” by Sada Says? Se non riusciamo a fare la storia, occupiamoci almeno di geografia. Con Riccardo Sada

A meno di due settimane dall’annuncio del noto ranking, è d’obbligo un’analisi geografica della DJ Mag Top 100 Djs. Ha visto trionfare Martin Garrix e che evidenzia come la musica dance elettronica non sia più soltanto un fenomeno sparuto in ambito globale. Copre ormai invece tutto il globo terracqueo; come le preferenze indicano, i trend e i successi sono profondamente geolocalizzati, radicati nei contesti culturali e territoriali di specifiche aree del mondo. Ogni continente e nazione ha contribuito in modo significativo alla crescita del mercato. Con artisti che si sono imposti sia a livello locale che internazionale.

Geografia della DJ Mag Top 100 DJs. Che dire? Siamo al top

Google Maps alla mano, un occhio alla graduatoria. Prima di tutto? #Europa. Qui da noi c’è spesso l’epicentro del terremoto elettronico. Dominano la classifica nomi di peso come Martin Garrix (Paesi Bassi), David Guetta (Francia), Dimitri Vegas & Like Mike (Belgio), e Armin Van Buuren (Paesi Bassi). E sì, Olanda e Belgio sono noti da tempo per essere la fucina di talenti della scena EDM, house e trance, e questa tendenza si è confermata anche nel 2024. La presenza costante di artisti olandesi e belgi ai vertici della classifica dimostra che questi Paesi continuano a influenzare profondamente il panorama globale della musica elettronica, grazie anche ai grandi festival locali come Tomorrowland e le numerose serate in locali iconici come l’Hï Ibiza.

La Gran Bretagna ha visto emergere artisti come Peggy Gou e FISHER, con quest’ultimo che, nonostante le sue origini australiane, ha trovato terreno fertile per il suo successo in Europa, in particolare grazie alla sua residenza all’Hï. Mondo #UK e Fred again.. che ha mantenuto una presenza forte nella classifica, dimostrando come il pubblico non solo britannico ma mondiale apprezzi artisti che sanno bilanciare una forte identità musicale con il potere emotivo delle loro performance live.

Geografia della DJ Mag Top 100 DJs. Una chart che conta. Eccome!

#SudAmerica, in particolare il Brasile, ha confermato il suo crescente ruolo nel mercato globale della musica elettronica. Alok, che ha raggiunto la quarta posizione nella classifica, è diventato un vero idolo in Brasile, dove la musica elettronica è percepita come un elemento di orgoglio nazionale. In Sud America, la musica è spesso legata a emozioni profonde e a una forte identità culturale, e il supporto del pubblico locale è stato fondamentale per il successo internazionale di artisti come Alok. Questo fenomeno si ricollega alla storica passione del Brasile per l’intrattenimento, come si può vedere anche nel calcio, dove le figure di spicco diventano veri e propri simboli.

Negli #USA la musica elettronica ha trovato terreno fertile, in particolare grazie alla diffusione di grandi festival come Electric Daisy Carnival (EDC) e Ultra Music Festival

Artisti come Skrillex e Diplo hanno consolidato ed esportato il loro status come pionieri della scena americana. Anche se la classifica 2024 ha visto una leggera flessione nella presenza di artisti nordamericani ai vertici, la regione resta fondamentale per l’economia della musica elettronica. Gli Stati Uniti non sono solo un mercato di consumo, ma anche un mercato produttivo, con artisti che spingono sempre di più verso la sperimentazione e l’evoluzione sonora.

#Asia e in particolare #CoreadelSud e #Giappone hanno iniziato a giocare un ruolo importante nella diffusione della musica elettronica.

Peggy Gou si è affermata come una delle figure di punta della scena internazionale mescolando influenze elettroniche con radici culturali asiatiche che hanno trovato una grande eco in tutto il mondo. Questo dimostra come l’Asia non sia solo un mercato in crescita, ma anche una regione che produce nuovi trend e suoni che si propagano globalmente. #Australia sul tetto del mondo a caratteri cubitali: NERVO e FISHER hanno scalato la classifica con verve e carica e il loro approccio irriverente dimostra ancora una volta che nel settore dell’intrattenimento bisogna “farlo strano” (lo stile, il look, l’outfit, il sound). La mappa è ormai completa. Scommettiamo che l’anno prossimo ci sarà anche un impronta che giungerà da un continente chiamato #Africa?