Il neogiornalismo musicale (Sada Says)

Il neogiornalismo musicale, comӏ?

Il giornalismo dovrebbe essere informare, purtroppo è diventato un mezzo politico, un mezzo di propaganda, a seconda della visione di un giornalista o di una testata giornalistica. L’essere giornalista, musicale o no, significa saper informare, comunicare, portare i fatti, non significa avere conoscenza, essere esperti in un determinato campo, avere la verità in tasca. I media occidentali raccontano a volte mezze verità o assolute menzogne, pubblicano fatti comodi e tolgono fatti scomodi, e con vari pretesti giustificano anche azioni criminali, terroristiche, spacciandole per azioni legittime.

Ma il Il neogiornalismo musicale, comӏ?

Il grande pubblico solitamente non ha la conoscenza per distinguere fatti da propaganda ed è così che il pubblico viene manipolato facilmente, la minoranza mette in dubbio ciò che viene pubblicato utilizzando il buonsenso, non la propria visione politica. Il fatto è anche pericoloso, quando si spaccia il terrorismo per legittimo come fanno alcuni, poi lo trovi a casa tua, perché l’hai legittimato e creato un’atmosfera manipolativa che appoggia tali azioni. Per promuovere la propaganda invitano conducenti televisivi, comici o vignettisti famosi che hanno la loro stessa visione politica, si tratta di populismo per eccellenza, il grande pubblico si convince che i fatti sono questi perché lo dice “Mario Rossi”.

Nello specifico, alcuni cercano di minimizzare dei fatti perché danneggiano la propria visione politica, nascondono i festeggiamenti dei più deboli sulla carta per non creare una grossa crepa nella causa e non pubblicheranno l’elogio delle organizzazioni terroristiche che porterà rabbia maggiore nell’aria.

Personalmente, cerco le informazioni da solo, attraverso persone che si trovano in un determinato luogo in un determinato momento per capire quali sono i fatti e togliendo le opinioni che lasciano il tempo che trovano, cerco umilmente di conoscere i fatti senza manipolazioni e idee politiche.

L’Associated Press ha cambiato il volto del giornalismo utilizzando l’AI per creare report sugli utili.

L’intelligenza artificiale è diventata più diffusa sia nella cultura popolare che nelle redazioni. Secondo un articolo del 2014 di TechCrunch – che citava un blog AP, poi disabilitato – l’organizzazione dei media prevedeva di aumentare la sua copertura di quasi 15 volte. Come? utilizzando l’intelligenza artificiale. Con la nuova tecnologia, hanno demolito siti web, messo insieme stringhe di frasi e prodotto semplici contenuti generati dal computer.

Con esso, avrebbero liberato il tempo del personale per fornire analisi più umane altrove. L’AP ha collaborato con Automated Insights, una piattaforma AI, quindi ha ampliato i propri contenuti generati dall’IA allo sport. Nel 2016, è stato detto che hanno utilizzato l’intelligenza artificiale per coprire le partite di baseball della lega minore. Le statistiche grezze dei giochi sono state fornite a un’intelligenza artificiale in grado di descrivere cosa è successo, secondo un articolo di Digital Trends. Dal 2016, la tecnologia AI è stata introdotta in molte redazioni, più recentemente in Buzzfeed.

Eccoci con il neogiornalismo. Che cos’è?

La società ha affermato che utilizzerà ChatGPT e OpenAI, che hanno guadagnato popolarità per le loro capacità di recente, per personalizzare alcuni contenuti. Come? Mantenendo comunque un’enfasi sul giornalismo generato dall’uomo, anche se è stato riferito che BuzzFeed ha licenziato il 12% della sua forza lavoro a dicembre 2022. Secondo un articolo di Insider, i dipendenti non sono contenti. Mentre le aziende optano per operazioni più economiche, possibilmente più efficienti, ma meno incentrate sull’uomo nelle redazioni, come sarà? Cambierà il giornalismo in meglio o in peggio? I sistemi di prima generazione, che a volte sono stati chiamati AI, stanno diventando obsoleti. Nessuno copre più tutti i fatti di cronaca: non c’è motivo per cui i giornalisti scrivano più certe storie.

È un’escalation nella corsa agli armamenti delle redazioni. Le AI sono un esoscheletro mentale per un cronista, comunque. Intanto, le persone potrebbero semplicemente smettere di credere a ciò che leggono e vedono online, perché o hanno incontrato troppa spazzatura mel web, tra i social, o c’è semplicemente troppo lavoro per scoprire se qualcosa è più vero. Ci si riallaccia alla infodemia. E poi un Large Language Model può probabilmente scrivere una storia più soddisfacente su un concerto o un dj set. Il grande uso dell’AI nel giornalismo sarà per la ricerca piuttosto che per la scrittura stessa. L’offerta potrebbe cambiare la domanda. Un ruolo chiave inizialmente saranno gli uffici stampa.

Il neogiornalismo musicale è così un fenomeno nato con l’avvento di AI, internet e social media e che ha trasformato profondamente il modo in cui la musica viene discussa, recensita e promossa.

Rispetto al giornalismo musicale tradizionale, si caratterizza per alcune peculiarità. C’è un’importante accessibilità e democratizzazione: grazie ala rete, chiunque può diventare un critico musicale o un blogger superando le barriere all’ingresso che una volta richiedevano connessioni nell’industria o l’accesso a piattaforme specifiche. Ciò ha portato a una maggiore varietà di voci e prospettive permettendo anche alle figure emergenti di farsi spazio accanto ai critici più affermati.

La velocità e l’immediatezza con cui le notizie e le recensioni vengono diffuse si aggunge al tutto. Le nuove canzoni, album o eventi possono essere recensiti e commentati in tempo reale spesso durante gli stessi eventi e offrendo un flusso costante di aggiornamenti e opinioni.

L’interattività e la partecipazione del pubblico sono diventate elementi centrali del neogiornalismo musicale. I lettori non si limitano più a consumare passivamente i contenuti, ma possono commentare, condividere e partecipare attivamente alle discussioni, creando un dialogo continuo tra gli autori e il loro pubblico.

Questo tipo di interazione ha portato alla formazione di comunità online attorno a temi musicali specifici. Il rapporto tra il giornalista musicale e il dj ad esempio è pura interdipendenza. I dj influenzano le tendenze musicali attraverso le loro selezioni quando i giornalisti offrono un contesto critico, recensioni e analisi delle loro scelte. Questa relazione può essere collaborativa. Sono sempre più fluidi i confini tra questi ruoli, tra l’altro.

Tornando al neogiornalismo, la multimedialità è un’altra sua distintiva caratteristica. Internet permette l’integrazione di vari tipi di contenuti come video, playlist, podcast e altri elementi interattivi, che arricchiscono l’esperienza dell’utente e rendono le recensioni e gli articoli più coinvolgenti.

Un cambiamento importante riguarda anche la soggettività e la personalizzazione del contenuto. Mentre il giornalismo musicale tradizionale spesso cercava di mantenere una certa oggettività, il neogiornalismo è molto più personale e soggettivo, con blogger e critici che condividono le proprie esperienze e opinioni in modo diretto e spesso intimo. Per quanto riguarda la sostenibilità, molti neogiornalisti musicali utilizzano diverse forme di monetizzazione, sponsorizzazioni, pubblicità e partnership, per sostenere le loro attività.

Riccardo Sada x Sada Says x AllaDisco