Suicidi in carcere, locali chiusi a c***o con lo schifoso articolo 100 (nato, ricordiamolo, nel periodo fascista) e lo dicono solo trapper & Arcade Boyz. L’Italia, per molti, sopratuttto i ragazzi, non è che va molto male. Fa proprio schifo. Ma chi lo dice? Chi rappresenta il disagio giovanile, quello che genera dipendenze, anoressia, depressione, in un numero sempre crescente di ragazze e ragazzi?
Negli anni ’90 ci pensavano i dj a fare musica forte. Oggi fanno cover, remix e dinner show. Oggi i dj sono vecchi come il cucco, mediamente.
Certo, mica il Deejay Time nei ’90 rappresentavano la musica forte. Ma brani come “Born Slippy” di quei geni degli Underworld che le radio passavano insieme “Smells Like Teen Spirit” dei Nirvana, chi non si sentiva al top, come è normale a 16 o 19 anni, non si sentiva fuori i testa. Sentiva, alla radio e altrove, musica FORTE. Date un occhio ai video, se siete così giovani o vecchi da non ricordare tali capolavori, su YouTube… e ditemi se sbaglio.
Oggi invece il disagio giovanile, l’energia che già a 26 – 28 anni non hai più, chi la fa sentire forte, nella musica? La fa sentire Sanremo che i vecchi gudicano così giovane? Purtroppo no.
Geolier, che è forte e giovane, è così intelligente per essere corretto là (è l’aria che tira), solo Blanco l’anno scorso (2023) facendo casino con le rose ha fatto cose memorabili… e con essere si è consacrato ad essere per decenni il nuovo Vasco Rossi.
A raccontare il disagio dei suicidi in carcere (anche di chi milita nella Polizia Penitenziaria, ben 3 in 2 mesi e mezzo nel 2024) non solo dei ‘drogati’ e dei ‘delinquenti’ in galera) ci pensa solo e soltanto la trap, quella di Paky, quella di Sfera, odiato da tutti coloro che non lo ascoltano (perché 10 pezzi splendidi anche per 50enni li ha fatti, ma i 50enni sono impegnati a dire che fa vomitare, non lo ascoltano).
E insieme alla trap ci pensano YouTuber come gli Arcade Boyz, ovviamente ignorati dai media di noi adulti, noi adulti che mettiamo in scena pagliacciate pseudo istituzionali in cui Mattarella “incontra gli influencer” buoni, perché i cattivi come la Ferragni prima li glorifichiamo e poi li impaliamo.
Chiudo, prima di lasciarvi al comunicatone per ho scritto io molto volentieri per gli Arcade Boyz, uno dei più importanti che abbia mai scritto fin dal 1996 (comunicato che ovviamente ha avuto pochissima eco sui media, perché di morti in galera non vuol parlare nessuno e gli unici che lo fanno se va bene a livello politico prendono il 3% alle elezioni), con i locali chiusi a caso da questori, prefetti, sindaci ed autorità.
Questa settimana tocca ad un locale che conosco bene, gestito con serietà da tanti anni. E’ una chiusura che ridere e fa schifo. A me fa schifo.
Ieri è toccato alla Capannina di Forte dei Marmi. Domani toccherà ad un altro spazio. Le discoteche vengono tenute sempre in scacco dalle autorità in Italia, chiuse a caso per “ripetuti episodi” in tanti anni. E la cosa va bene così, al benpensante italiano medio. A me no. L’articolo 100 del TULPS fa schifo, ma nessuno ne parla, tranne il vecchio e rinco discotecaro che gestisce questo inutile sito.
Andiamo avanti così che andiamo bene. Suicidi in carcere, depressione che cresce e vai al top.
(Lorenzo Tiezzi X AllaDisco)
Gli Arcade Boyz, youtuber da 550.000 iscritti, raccontano l’illusione della fama di Jordan Jeffrey Baby, suicidatosi in carcere a 27 anni
Il 13 marzo, all’indomani della notizia della scomparsa di Jordan Jeffrey Baby, 27enne che si suicidato nel carcere di Pavia, gli Arcade Boyz, youtuber attivi dal 2016 con ben 550.000 iscritti, hanno deciso di dedicare un video decisamente serio ai suicidi in carcere, un problema di cui non si parla abbastanza.
Non è per caso che accade tutto ciò. Gli Arcade Boyz da tempo esplorano il disagio giovanile e la meccanica distorta dei social, offrendo una prospettiva originale, quella di persone che conoscono bene la scena musicale trap e hip hop e i problemi di una intera generazione.
Tra l’altro, la tragedia dei suicidi in carcere non riguarda solo i detenuti, che spesso in Italia sono innocenti in attesa di giudizio. “Dal 2012 ad oggi ci sono stati 85 suicidi nelle carceri italiane, ben 3 solo nel 2024… non parliamo di detenuti, ma di membri della Polizia Penitenziaria. Perché se il sistema spinge al suicidio i detenuti, non funziona affatto neppure per chi deve gestirli”, spiegano nel loro video, con il loro linguaggio diretto, quello dell’hip hop e della trap, Fada e Barlow, ovvero gli Arcade Boyz.
Dal canale YouTube degli Arcade Boyz sono passati artisti come Caparezza, Dolcenera J-Ax ed i due hanno ospitato pure interventi di personaggi tv come Gerry Scotti e Michelle Hunziker. Ben quattro anni fa, hanno intervistato per la prima volta proprio Jordan Jeffrey Baby, un ragazzo che, a differenza di ciò che hanno scritto in molti, non era un trapper, ovvero un artista che viveva di musica.
Era prima di tutto una persona che cercava ‘hype”, ovvero cercava fama e like sui social facendo di tutto, andando purtroppo incontro a chiari problemi di depressione e dipendenze da sostanze e psicofarmaci, e come tale gli Arcade Boy l’hanno sempre trattato.
Nello stesso video pubblicato il 13 marzo 2024 i due Youtuber accennano anche della loro evoluzione nel modo di comunicare nel tempo ed ai loro problemi giudiziari di qualche anno fa. E vanno oltre. “In Italia veicolare l’odio vende, ma non è una cosa bella, come le gogne mediatiche e la galera”, raccontano.
Tra l’altro, gli Arcade Boyz, prima delle pandemia, hanno pubblicato anche interviste a psicologi incontrando ragazze e ragazzi nelle scuole e nei teatri. Lo scopo di questi incontri era parlare di uno dei problemi più gravi che può colpire i più giovani, ovvero il pensare che la popolarità sui social renda persone migliori, di successo.
Il video degli Arcade Boyz sulla vicenda di Jordan Jeffrey Baby, suicidatosi in carcere a 27 anni
L’intervista degli Arcade Boyz ad Jordan Jeffrey Baby nel 2020
Gli Arcade Boyz su YouTube