Il binomio sesso & pop (americano nero) è oggi sempre più evidente… e probabilmente noiosetto. Oppure no? Senz’altro non è male, per la parità dei sessi, body shaming e robe varie, vedere come superstar spogliarelliste come Cardi B e Megan Thee Station. Nello show biz da sempre si usa tutto ciò che si ha per avere successo, lo fanno i maschietti e lo fanno anche loro.
Ho sempre adorato l’esibizionismo nella musica americana nera, che è quella che ha forgiato tutto ciò che ascoltiamo ancora oggi. L’ho studiato a scuola. Mi sono laureato nel 1996 in Musica al DAMS studiando la ‘distruzione rituale degli strumenti musicali sul palco’ che facevano già negli anni ’30 del novecento pianisti come Fats Waller (ed altri)… e che poi il genio di Jimi Hendrix portò al suo massimo splendore, distruggendo chitarre Fender & inni nazionali a stelle e strisce, ovviamente contro la guerra in Vietnam, oggi dimenticata.
Fino a qualche decennio fa il sex appeal era roba da uomini. James Brown ed il rito del concerto come aggregazione sudata, non ci sarebbe stato niente.
Senza America, prima nera e poi bianca (Elvis Presley, il nostro “piccolo” Re, è stato solo un Chuck Berry bianco che ballava benino, per la storia della musica, che è eterna e oggettiva), non ci sarebbe statata la house, senza la house la techno, senza la techno anni ’70 niente Depeche Mode, etc. E’ tutto nero e americano.
Tutto questo è ovviamente stato amplificato e scopiazzato nel mondo grazie alla potenza dello show biz americano, per la potenza degl USA, potenza culturale e non solo militare… E oggi, per fortuna, sesso & pop li usano anche le donne, soprattutto nere. Fanno bene.
Bene, dopo tutta questa riflessione, poco chiara solo per chi non pensa mai alla musica che sta ascolando, magari da decenni, arriviamo a oggi. Oggi che grazie allo streaming la musica underground non esiste più, la musica indie pure… ed è tutto o quasi in mano alle major, che come tutti sanno (o dovrebbero sapere) sono prima di tutto americane, anzi statunitensi.
Oggi l’hip hop, che ovviamente è nero americano / americano nero ha preso il posto del rock come linguaggio musicale giovanile del mondo, con declinazioni di diverso tipo nei vari paesi. In quel paesiello chiamato Italia non poteva che diventare hip hop melodico, ovvero trap stile Sfera & Geolier, artisti ignorati dai vecchi o giustamente osannati dai ragazzi (perché non c’è niente di meglio di loro artisticamente in giro nell’Italietta attuale).
C’è stato un breve periodo, negli anni ’90, anzi nella seconda metà dei ’90 e nei primi 2000 in cui la dance, ovvero la musica elettronica da ballo, stava accando al rock e all’hip hop come linguaggio giovanile forte e innovativo… ovviamente oggi non è così. Oggi la dance è una brutta copia del pop e va avanti tra cover inutili, remix se va bene retrò e qualcosa di decente solo in ambito techno di nicchia… Tutto questo è nei fatti e chi dice il contrario mente, sta su Marte o è sordo.
Ma che succede nell’ambito più epidermico del pop, accanto a star vere e proprie come Taylor Swift?
Il pop, che è nero come l’ebano da sempre (vedi Michael Jackson) ha fallito con la follia di Kanye West, va avanti fino ad un certo punto con Drak e dà i suoi colpi di coda con Beyoncé, sempre più nuda (e da sempre geniale come artista pop). Certo, è sempre più nuda, come la moglie di West, che invece non sembra stare benissimo, come il marito del resto…
Sesso & pop, vincono le girls
La nudità, purtroppo o per fortuna, oggi scandalizza ancora o forse ancora di più. Ma il fatto che la interpretino donne forte e nere non mi sembra male. Serve di più contro l’anoressia un video di Rihanna Curvy (che non canta più perché incassa con la moda) che mille conferenze. Purché sia sesso & pop (americano nero)
Eccoci con Cardi B ed il suo nuovo singolo che non sembra forse poi granché musicalmente (ma è solo un parere). Ci diverte da brava (ex) spogliarellista. 8 + anche per lei.