Zeru tituli ci dice Riccardo Sada nel suo Sada Says di questa settimana e secondo me non ci parla di calcio, anche se l’espressione è puro Mou (Mourinho). O forse sì? Leggete con attenzione. Riccardo, ben più educato e sofisticato della redazione di AllaDisco (ovvero di Lorenzo Tiezzi col suo piffero di campagna “basta cover, basta mezze cover”... Riflette. Facciamolo anche noi.
Era il 3 marzo 2009 quando, nel corso di un’indimenticabile conferenza stampa, Josè Mourinho pronunciò la famosa intemerata: “A me non piace la prostituzione intellettuale, a me piace l’onestà intellettuale. La Roma ha grandissimi giocatori, ma finirà la stagione con zeru tituli”.
Ecco, zero sono le idee anche nei titoli di artisti, produttori e case discografiche. “Cocktail d’Amore” rappresenta un singolo iconico della talentuosa cantante italiana Stefania Rotolo, lanciato nel 1979 e firmato da un trio di autori di spicco: Cristiano Malgioglio, Corrado Castellari e Marcello Mancini. Questo titolo è stato successivamente adottato da Mahmood per un suo inedito nel 2023. Esaminando le nuove proposte musicali, emerge “Spalle al muro”, una rivisitazione del brano che Renato Zero portò con notevole impatto a Sanremo nel 1991.
E quindi, perché Zeru tituli?
Sorprendentemente, si tratta di una creazione fresca del giovane Still Charles. Altrettanto intrigante è “Feelin’ Alright”, classico dei Traffic splendidamente reinterpretato dai Kaiser Chiefs, dimostrando la persistente tendenza a reinterpretare i grandi successi del passato. L’elenco prosegue con “Rock and roll”, che potrebbe far pensare a illustri predecessori come il brano omonimo dei Led Zeppelin.
Tuttavia, ci troviamo di fronte al nuovissimo singolo di Bugo. Un ulteriore elemento di equivoco si presenta con “L’Uomo Cannone”, brano che sembra quasi parafrasare il celebre “La Donna Cannone” di Francesco De Gregori, ma questa volta portato al pubblico da Bleu Smith, senza alcuna menzione della delicata intensità del brano originale.
Allo stesso modo, “Le bambine fanno oh” è un pezzo originale che, seppur non dichiarato, evoca in qualche modo il ricordo di Povia. Questo è solo un piccolo assaggio delle uscite di una singola settimana, una circostanza che potrebbe suscitare almeno due riflessioni. In primo luogo, il trascorrere del tempo, l’evolversi della storia e la sovrapposizione delle gerarchie cronologiche sembrano avere annebbiato la memoria, rendendo così certi titoli apparentemente nuovi per chi li crea.
In secondo luogo, potrebbe rappresentare uno degli effetti collaterali, seppur significativi, di un’epoca caratterizzata da cicli senza fine, dalla rivisitazione incessante dell’esistente e dal riciclo infinito di idee.
Un ulteriore elemento di sorpresa si inserisce tra le novità della settimana con il pezzo “Ti Sento” di Bob Sinclar, che condivide esattamente lo stesso titolo del brano dei Matia Bazar. La vera rivelazione, tuttavia, è che in questo caso, il brano è effettivamente uno spensierato remake realizzato dal dj francese con la partecipazione vocale di Antonella Ruggiero.
Zeru tituli o coincidenze?
Questa serie di coincidenze e similitudini, sebbene potrebbero sembrare frutto del caso, raggiungono una frequenza tale da sollevare interrogativi sul loro carattere puramente casuale. In un panorama musicale caratterizzato da continui ritorni e reinterpretazioni, resta da chiedersi se queste somiglianze siano il frutto di un gioco casuale o se riflettano una tendenza più profonda nel contesto della creazione musicale contemporanea.
(Riccardo Sada x Sada Says)