E’ una questione di chimica, come diceva una recente pop song? No, di piatti e mix, dice Riccardo Sada nal suo nuovo Sada Says per AllaDisco…
Le connessioni tra dj e chef, musica elettronica e mixology, cucina e musica, ristoranti e discoteche possono essere diverse e interconnesse, a seconda del contesto e delle esperienze specifiche.
La creatività e sperimentazione, in primis: sia i disc jockey che gli chef, così come i produttori di musica elettronica e i bartender, sono spesso considerati artisti creativi. Possono sperimentare con nuovi suoni, sapori e combinazioni, cercando di creare qualcosa di unico e sorprendente nel loro campo.
Inoltre, sia i ristoranti che le discoteche cercano di creare un’esperienza coinvolgente per i loro clienti. La scelta della musica, sia dal vivo che registrata, può influenzare l’atmosfera generale del luogo, fornendo un sottofondo piacevole o energizzante per i clienti durante il pasto o mentre ballano.
E quindi, com’è la questione?
Molti ristoranti e discoteche organizzano eventi speciali che combinano musica e cucina. Ad esempio, potrebbero essere organizzate serate tematiche in cui un dj suona musica elettronica mentre gli chef preparano dei piatti ispirati alla musica stessa. Queste collaborazioni possono creare un’esperienza unica ed eclettica per i partecipanti, e questo lo si è potuto notare anche durante la pandemia.
La musica elettronica e la cucina sono spesso influenzate dai trend e dalle influenze culturali. Entrambe le discipline possono essere ispirate da tendenze di moda, stili di vita, movimenti artistici e molto altro. Questo può portare a una condivisione di influenze e stili tra i dj e gli chef, creando connessioni creative e stimolanti. C’è poi l’aspetto dei sensi da prendere in considerazione. Sia l’aspetto visivo che l’aspetto sonoro sono importanti sia per i dj che per gli chef. Entrambi cercano di creare un’esperienza visiva stimolante, che coinvolga i sensi del cliente non solo attraverso i loro prodotti, ma anche attraverso il setting e il modo in cui vengono presentati. Queste sono solo alcune connessioni possibili tra dj e chef, musica elettronica e mixology, cucina e musica, ristoranti e discoteche. La connessione specifica dipende dal contesto e dalle esperienze dei professionisti coinvolti.
Il connubio tra musica e cucina vedrà la sua vetrina ideale in occasione di una rassegna che unisce mixology e bartender a dj e musica elettronica in Sicilia attraverso il mio nuovo libro, “Remixed Cuisine” (Collana: Sindacato del Suono / Editore: kDope – https://amzn.eu/d/1v0D2MM).
Non è uno spot, questo, ma l’occasione ghiotta è sonante di domenica 24 settembre, quando presso Le Ciminiere di Catania durante la manifestazione Bar_To_Be, ci sarà occasione per fare il punto su questo fondamentale mix. Sarà un appuntamento ricco di masterclass e workshop tenuti da autorevoli e riconosciuti ospiti del panorama nazionale ed internazionale del bartending e della tradizione birraia, supportato da una colonna sonora unica nel suo genere.
Ecco la questione… eccoli i piatti bollenti che si rincorrono e ricette, drink list, menù e playlist che si sovrappongono come creati da music gourmandizer per infiniti mash-up mentali.
Il cibo più smart, trasversale, moderno e dance in assoluto è un cibo povero votato alla ricchezza, di riciclo, come le polpette toscane, o come il chili con carne messicano. Tocchi geniali per reinventare ingredienti partendo da un basso profilo. Piatti legati alla tradizione e alla cucina di recupero vanno a braccetto con la musica moderna figlia dei campionatori e dei computer. Di necessità virtù, il suono del domani nasce dalla resilienza, dalla rimessa in discussione. E dal remix.
(Riccardo Sada x Sada Says)