Thomas Bangalter (Daft Punk) qualche giorno fa ha dato una bella intervista, ovviamente alla BBC…
Perché la BBC? Perché è il più importante media al mondo, anche in ambito musicale. Ha raccontato del suo presente di compositore di musica per balletto. Non molto esperto in ambito arrangiamento per orchestra, ma se l’è cavata mica male (dai).
https://www.bbc.com/news/entertainment-arts-65140938
Vi traduciamo un po’, alla buona, alcune delle cose che ha detto, iniziano dal fatto che Non è molto convinto che l’AI sarà il futuro della musica.
“Questo progetto è stato un modo per tornare all’ambiente che mi è stato presentato quando ero molto giovane”, dice Thomas Bangalter.
“Mia madre è morta circa 20 anni fa e tornare a quel mondo è legato a un certo periodo della mia vita. Quindi aggiunge un po’ di nostalgia, ma allo stesso tempo è stata un’avventura molto nuova”.
“Come principiante in ambito musica per orchestra, mi piaceva l’idea dell’eclettismo e della varietà, nonché la libertà della struttura complessiva”.
“Con i Daft Punk Abbiamo cercato di usare queste macchine per esprimere qualcosa di estremamente commovente che una macchina non può provare, ma un essere umano sì. Siamo sempre stati dalla parte dell’umanità e non dalla parte della tecnologia”.
“Per quanto ami questo personaggio, ovvero il robot dei Daft Punk, l’ultima cosa che vorrei essere, nel mondo in cui viviamo, nel 2023, è un robot”.
E’ poi in arrivo un librone celebrativo che non leggeremo, ma è una opinione personale
(LT x AD)