Eccoci su AD con una super intervista a Brio, uno che dietro al microfono fa la differenza… e non solo
Dopo la bellissima intervista ad Andrea Pellizzari Mamacita, l’altrettanto interessante intervento di Danilo Seclì (Samsara Beach), eccoci con un’altra intervista che noi di AD siamo davvero contenti di poter pubblicare. Perché di notte e di sera lavorano anche tante persone con la testa e qui su AD siamo dannatamente contenti di poter dare loro un bello spazio.
Perché Brio, all’anagrafe Davide Briosi, classe 1986, dietro al microfono dei locali brescani e non (Circus, Molo, River a Soncino, Hotel Costez e tanti altri) è molto bravo, ma è bravo anche di giorno…
Infatti si occupa anche di marketing (dirige il boutique hotel di Area Docks, un posto importante a Brescia e non solo; ha la sua agenzia Minimal Design). E sa presentare e condurre pure show in tv e alla radio, per questo collabora con emittenti importanti come Radio Brescia Sette e TeleTutto… Inoltre, a differenza di tanti, è pure un signore, perché tutti questi brand importanti nell’intervista mica li cita. Li dobbiamo aggiungere noi in questa intro.
Quindi che dire, soprattutto se siete addetti ai lavori, leggete bene, soprattutto quando Brio parla dei ragazzi e delle ragazze dice cose molto intelligenti e pure sul suo “segreto” quando si tratta di eventi.
Leggere è un super poter, informarsi anche… non mettere sempre e comunque l’attenzione sui social (nonostante tutti quanti soffriamo di dipendenza digitale, tutti, pure Brio, che infatti lo scrive pure!) passando la giornata facendosi selfie e/o altre amenità (che niente hanno a che fare con il proprio lavoro) è l’arma più potente che c’è. Gente come Brio lo sa molto bene.
Lorenzo Tiezzi x AD
Ci racconti brevemente chi sei e come fai il tuo lavoro?
Iniziamo l’intervista con con una domanda molto complessa. Forse un presentatore? Un creativo? Un conduttore radiofonico? Un direttore artistico? Un intrattenitore? Un sognatore con il privilegio di lavorare in diversi ambiti nel mondo dell’intrattenimento.
Quali sono, a tuo parere, le nuove tendenze in ambito eventi, musica e divertimento?
Sempre connessi, sempre più isolati. Sono il primo a soffrire di dipendenza digitale. La scuola e le famiglie a parer mio non sono più in grado di convincere i più giovani a scoprire altro oltre che la rete. Chi fa musica e chi lavora nel mondo dell’intrattenimento ha invece ancora molta credibilità in questo senso: chi sarà inclusivo ed in grado di cavalcare in maniera costruttiva questa problematica farà tendenza e quindi otterrà successo.
Che periodo sta vivendo il settore, secondo te?
Dicono che il nostro settore, ll divertimento oggi sia insipido. Non credo assolutamente a questo pensiero. Parliamo di musica ad esempio: è vero che quando si pensa al passato vengono in mente icone e personaggi irraggiungibili ma questo non vuol dire che un tempo non esisteva musica scadente, anzi. Pensiamo al Festival della Canzone Italiana, Sanremo 2022 in termini di risultati è stato il miglior dal 1997. La nostalgia è una bugia seducente (passione aforismi da sempre).
A differenza di troppi, Brio non è certo nostalgico e/o pessimista….
Ci sono un sacco di concerti, oggi. La cosa è positiva anche per chi organizza eventi di altro tipo (discoteche, dinner show, etc)?
Ho la fortuna di lavorare con team molto forti che nella mia città non hanno mai smesso di far ricerca e soprattutto investimenti per garantire sempre un servizio d’intrattenimento di altissima qualità. Chi ha sempre ragionato con questa mentalità oggi, sempre con fatica, sta raccogliendo frutti preziosi.
Con che tipo di realtà collabori?
Molte realtà. Conduco tutti i giorni un programma in radio e diversi programmi televisivi per il più grande gruppo multimediale della mia città. Ho la fortuna di lavorare come vocalist in importanti discoteche del panorama Italiano, conduco eventi nelle piazze, nei palazzetti e negli stadi, presento eventi digitali, manifestazioni sportive ed eventi aziendali. Sono socio di un agenzia digitale che da più di dieci anni mi regala grandi soddisfazioni. Da poco più di un anno seguo anche la direzione di un Boutique Hotel molto particolare, un hub di intrattenimento e servizi, una struttura che si propone con una nuova filosofia di ospitalità intesa prima di tutto come esperienza.
Qual è il segreto di un evento, diurno o notturno che sia, perfetto?
Non so quale sia il segreto per un evento perfetto. Posso però svelarvi la mia linea: cercare di mettere al centro dell’attenzione non lo show ma il cliente. Quando presento gli eventi nelle piazze ad esempio chiedo sempre di inserire in scaletta almeno un momento dove io possa scendere in mezzo alla gente. In discoteca mi diverto tantissimo ad andare sui tavoli o in mezzo alla pista con il microfono per rendere tutti protagonisti (punto sempre i più timidi o quelli che cercano di evitarmi con lo sguardo).
Pronti per gli errori che secondo Brio un organizzatore / artista non deve fare?
Quali sono gli errori da non fare quando si organizza un evento oppure quando si è sul palco e in console a creare energia?
L’errore più grande per chi esercita il lavoro da presentatore è credere di piacere a tutti solo perché si ha un ruolo all’interno di un evento o di una serata. Bisogna sempre ricordarsi che la visibilità è come una calamita, da un lato respinge gli amici, dall’altro attira i nemici.
C’è spazio lavorativo per chi vuole occuparsi di eventi come organizzatore, artista o agenzia di servizi? Che profilo dovrebbe avere chi lo fa?
Gli strumenti che un tempo aiutavano gli artisti o gli organizzatori ad emergere rispetto alla media oggi sono alla portata di tutti. Un tempo chi investiva sulla propria immagine, chiaramente legata a progetti di spessore, era già a metà dell’opera. Oggi non ci sono più scorciatoie: devi essere un fuori classe, devi essere originale, devi saper sfruttare e valorizzare le tue skills ma con naturalezza e semplicità. Dimentica la porporina e ricorda che i dettagli non sono dettagli, sono il progetto.