Thomas Bangalter - Daft Punk

Ciao Tomaso Walliser, Daft Punk, Claudio Coccoluto e Mario Basalari

Febbraio non è un mese allegro, per me… Perché il 22 febbraio 2021 se ne sono andati i Daft Punk e in quei giorni ha deciso di lasciarci, perché il caso non esiste anche il mio amico Tomaso Walliser. Sui Daft Punk non riesco ancora a scrivere niente. Mi sento ancora come un fidanzato tradito.

Maledetti robot, non dovevate lasciarci. Proprio adesso. Adesso che la musica è tutta di plastica, insopportabile. La vostra sembrava senz’anima e invece ne aveva. Accidenti se ne aveva.

Che state facendo? State cazzeggiando? Vi capisco eh, in fondo lo faccio anche io tutto il giorno. Se capisco dove state vi meno. Forte.

Per cui passiamo a Tomaso Walliser. Probabilmente non lo conoscete, ma se avete avuto la fortuna di averci a che fare, ragazzi, che divertimento.

Io l’ho avuto come amico per un bel po’, poi ci siamo persi di vista, soprattutto per colpa mia ed è uno dei pochi rimpianti che ho nella vita… perché stare con lui era così divertente. Odiava, per dirne, una i vigili e le vigilesse… e come dargli torto? Diciamolo. Mi diceva sempre che invece gli album bisogna comprarsi i singoli e che il riverbero non serve quasi mai, se ne mette sempre troppo. Avete presente Sanremo?

Tomaso Walliser

Filosofo, rompicoglioni professionista, geniale produttore con l’Atari, maestro delle ritmiche e della chitarra, documentarista, autore tv (scrisse un programma molto simile a “La Scuola”, anzi probabilmente hanno copiato la sua idea che con lui misi in “brutta copia” in un bel numero zero girato in una scuola di Roma, a giugno, una specie di sogno)… Tomaso ha vissuto come uno dei Daft Punk e intorno ai 50 anni si è tolto dalle scatole, perché si sa che i robot vivono di meno, ma più intensamente (avete presente Blade Runner?)

Mi accorgo di non aver minimamente centrato l’obiettivo di raccontare almeno un po’ il genio (perché questo era) di Tomaso, per cui vado oltre… e passo a Claudio Coccoluto, che in realtà se ne andato all’inizio di marzo dell’anno scorso…

ma mi tornato in mente perché presto verra celebrato in un bell’eventone a Torino moderato dal mitico Damir Ivic alla presenza del figlio e figlio d’arte Gianmaria, il 2 marzo a

L’evento si chiama “𝐀𝐧𝐜𝐨𝐫𝐚 𝐂𝐥𝐚𝐮𝐝𝐢𝐨. 𝐏𝐢𝐮̀ 𝐟𝐨𝐫𝐭𝐞 𝐜𝐡𝐞 𝐦𝐚𝐢”  e prende vita il 2 marzo 2022

“Vogliamo celebrarle radunando amici, progetti, esplorazioni, nuove creatività. Un modo per raccontare quanto Claudio ci manchi, un anno dopo. Ma anche un modo per fare esattamente quello che lui chiedeva sempre a se stesso, ed agli altri: tirare fuori il meglio di sé con gioia, con stile, con gusto, col cuore. Lo faremo nell’incantevole ARTiglieria, con il suo Cortile, il suggestivo Galoppaio, con il nuovo spazio BAuhaus.paratissima, con la volontà di stare insieme, contribuire con le nostre firme alla realizzazione di una grande tela, parlare di lui, ascoltare buona musica, farci ancora ispirare dalle idee di uno degli artisti più amati e contemporanei di sempre”, scrivono nel comunicatone.

Tra i tanti presenti, ecco Roberto Spallacci // Lorenzo LSP // Alex Neri // Deborah De Angelis di A-Dj // Principe Maurice // (Latin Superb Posse) // (Subsonica) // Giorgio Valletta (Xplosiva) // turyM.Z. (super[mini]market)… e pure l’artista Daniele Galliano, che con Maria Galliano, Andrea Catolino, Dai Yuhang, Fang Qingch firma l’opera “𝗚𝗮𝗹𝗹𝗶𝗮𝗻𝗼 𝗽𝗲𝗿 𝗖𝗼𝗰𝗰𝗼𝗹𝘂𝘁𝗼”. L’opera v𝗲𝗿𝗿𝗮̀ 𝗮𝘀𝘀𝗲𝗴𝗻𝗮𝘁𝗮 𝗽𝗲𝗿 𝘂𝗻’𝗮𝘀𝘁𝗮 𝘀𝗼𝗹𝗶𝗱𝗮𝗹𝗲 𝗮 𝘀𝗼𝘀𝘁𝗲𝗴𝗻𝗼 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 nuova 𝗙𝗼𝗻𝗱𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗖𝗼𝗰𝗰𝗼𝗹𝘂𝘁𝗼… che è una Gran bella cosa.

E visto che stiamo salutando tanti nottambuli doc, eccoci con Mario Basalari, che se ne è andato poche ore fa.

Non conoscevo bene Mario Basalari e pur vivendo a Brescia da oltre vent’anni ho frequentato poco il suo Number One.

Come i tutti i discotecari del Nord Italia, però, anche io l’ho conosciuto. La sua umiltà, il suo sorriso, la sua eleganza senza tempo e la sua capacità di vivere bene in un mondo di ragazzi che potevano essere non suoi figli ma suoi nipoti gliele ho invidiate, quando era ancora tra noi a far tardi lavorando, divertendosi…

Figurati adesso che ci guarda dall’alto. Gente così è quella che ti insegna il mestiere ed è un mestiere difficile, che ci si deve scegliere.

Perché ci trattano tutti come spacciatori, noi nottambuli. Senz’altro non siamo “persone normali” (per fortuna). Senz’altro non siamo eroi come medici & infermieri. Però lavoriamo. E non facciamo male a nessuno, anzi.

Vi facciamo divertire. E senza divertimento, sai che noia passare dalla culla al cielo. Per vivere bene la notte ci vogliono energia, educazione, testa dura e tanti pollici in su.

Mario mandacene un po’ che ne abbiamo bisogno.

Parecchio.

LT X ALLADISCO

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