Bolgia. Questo è un articolo sul Bolgia di Bergamo. C’è una introduzione forse troppo lunga, ma poi trovi un bel po’ di cose su questo club. Se non ti piace l’elettronica molla pure qui.
Come sono andate le riaperture delle disco italiane che hanno riaperto (mica tutte, molte non riapriranno mai più)? Ovviamente molto bene, sia pure al 50% di capienza. In pratica per far ballare le stesse persone che ballavano fino a febbraio 2020 ci vogliono il doppio delle disco, per cui ‘fare il pieno’ è stato piuttosto facile.
Qualche esempio di locali che NON riaprianno più? Quelli di Via Di Libetta a Roma: Il Goa avrà una nuova casa, ma intanto per ora tutti gli altri chiudono per sempre. (Puoi leggere qui su Dj Mag Italia la bella intervista a Giancarlino, storico titolare del Goa) https://www.djmagitalia.com/goa-club-chiusura/ )
Continueranno le disco a fare il pieno a lungo? Non so. Anzi, non credo. Succederà soltanto se proporranno qualcosa di nuovo, di diverso, di innovativo. Lo riscrivo brevemente chiaramente: quando tutti i locali potranno totalizzare il 100% e non il 50% delle capienze (chissà quando, a vedere i tg oggi sembra che l’emergenza non possa / debba finire mai), continueranno a funzionare solo pochi locali. Gli altri saranno mezzi vuoti. O chiusi.
Tra le ripartenze più celebrate e ben comunicate, ecco quella del Tenax di Firenze e quella dell’Amnesia di Milano. Qui ne leggete su Soundwall e DJ Mag Italia (https://www.soundwall.it/il-primo-segnale-forte/ https://www.djmagitalia.com/tenax-ripartenza/). Speriamo facciano divertire tanta gente ogni weekend.
Grazie alla sempre splendida gestione dell’ordine pubblico di Beppe Sala, rinconfermatissimo come sindaco (leggi QUI cosa abbiamo scritto noi mesi fa delle sue capacità su disco e dintorni), si è parlato molto anche di Milano e discoteche. Ovviamente in modo negativo.
Sembra, ma non è sicuro, si siano fronteggiati ragazzi con relativo accoltellamento in zona Corso Como e “mala movida” in zona San Lorenzo. Non è sicuro? Intanto se ne parla. E la discoteca diventa sinonimo di melma. Se vuoi leggere i dettagli trovi tutto su www.leggo.it, ma non è che sia poi così necessario. Un fatto è che di notte le forze dell’ordine a Milano latitano.
Altrove, invece, le forze dell’ordine lavorano in sinergia con gli staff dei locali. Dove? A Bergamo ad esempio. E guarda caso ci sono pochi problemi.
Se infatti fin troppo si è parlato delle aperture chiusure con multa e riaperture la settimana successiva del Musica di Riccione e di altri locali, pochissimi stanno raccontando l’unico locale elettronico italiano aperto ogni sabato con grande successo da luglio con dj guest di livello internazionale.
Come sarebbe qual è? E’ il Bolgia di Bergamo, a due passi dall’uscita A4 Dalmine, che quest’anno ha anche un bel garden estivo.
Certo, nel silenzio di chi non ci va (il 99% della popolazione italiana, certo, mica va in questo locale così dannatamente pop e poco cool o ‘undeground’) il Bolgia è riaperto già da luglio, quando si poteva solo proporre la formula bar musicale. Sabato 23 ottobre c’è Luca Agnelli, sabato 30 ottobre già annunciati Franchino e 00Zicky, ma è dal 17 luglio 2021 che ogni weekend l’elettronica suona forte. Senza chiusure e senza problemi.
L’11 settembre c’è stato Seth Troxler, il 9 ottobre Cuartero, roba grossa. Che il futuro della disco sia il passato delle disco, alla faccia di chi dice che è tutto finito? Il Bolgia, quando aprì fece storcere la bocca a molti, anzi a quasi tutti gli addetti ai lavori… ma nel corso degli anni, che sono diventati decenni, fa divertire un sacco di gente. Anzi no: di ragazzi.
Certo, per far funzionare un gioiellino come il Bolgia ci vuole solo una famiglia di matti come i Vecchi (Giordano, Supertato e i loro genitori).
So di non essere obiettivo nell’accennare qui una storia che mette il sorriso mica solo con la musica (sai che palle, la musica da sola) anche con Cicciolina, Demolition Night e picchi assoluti come Menage a Trois (Saturnino, Coccoluto, Megahertz) con doverose cadute (la più abissale il dj set di Morgan, forse il più brutto che abbia mai sentito e ne ho sentiti migliaia credo in vita mia).
Non sono obiettivo sul Bolgia perché negli anni molta della storia del Bolgia l’ho raccontata anche io come ufficio stampa… ma proprio in questo momento di passaggio si può dire che non raccontare la celebre “ripartenza delle disco” va bene lo stesso, anzi forse è anche meglio.
Molto meglio fare. Ovvero far divertire. Senza clamore. Senza celebrazioni di ciò che è stato. Perché il presente è meglio. Il presente ha la cassa in 4/4 che non molla.
Lorenzo Tiezzi x AllaDisco
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