Rispetto chi organizza party illegali o rave e ovviamente chi partecipa. Chi lo fa si pone volutamente e coscientemente fuori dalla società, anche quella dei consumi, di cui tutti noi italiani ‘normali’ facciamo o forse dovremmo far parte.
Rispetto al 100% gli artisti che fanno parte della scena rave. Perché di lavoro, di solito, fanno altro.
Tutta l’onda di sdegno per questo rave party in provincia di Viterbo che lo stato (minuscola), con le sue mille polizie e mille regole e regolette (ovviamente quasi sempre ignorate dai più nella sostanza) non riesce a fermare è ridicola.
Chi partecipa ad un rave non ruba alle vecchiette e non fa polemica sul Green Pass. Si fa i fatti suoi. Cerca un altro spazio, rischia spesso e vive secondo regole sue ma condivise dalla sua comunità, regole diverse da quelle della buona & santa società itagliana ed europea.
Un centro sociale occupato non fattura legalmente come una discoteca. In Italia tolleriamo moltissimo i centri sociali, da sempre, soprattutto nella mia Toscana… ma chi organizza rave è sempre un criminale.
Perchè? E’ ovvio. I rave party sono solo giovanili e mettono una gran paura, sempre. Oggi ancora di più.
E invece no. I rave party (LEGGI QUI COSA SCRIVE IL TIRRENO) meritano rispetto. Lo dico da vaccinato al 100%, da europeista a volte convinto, da persona che paga le tasse (meno possibile, come tutti): rispetto chi fa scelte diverse dalle mie.
Non rispetto molto e spesso non rispetto affatto, invece, chi come Salmo e come quasi tutti gli artisti ricchi e famosi, fa sempre di tutto per farsi notare mettendo nei casini il prossimo, tutta la scena musicale e la filiera turistica.
Non parlo di prezzemolino Fedez. Lui con la polemica guadagna soldi. Chissà cosa pensa davvero. Ha pensieri suoi che non gli portino soldi? Difficile dirlo.
Salmo ha dichiarato un bel po’ di amenità e qualche verità:
“Ora sarò sincero con voi, ragazzi: sapevo benissimo di andare incontro ad una marea di merda ma non me ne fregava un cazzo. Ora che io abbia fatto una cazzata è discutibile, perché il live è stato fatto sotto una ruota panoramica, a dieci metri dal corso, dove, visto che è una zona turistica, ci saranno minimo diecimila persone al giorno in giro, tutte ammassate, senza mascherina, anche perché l’obbligo della mascherina in pubblico non c’è più. Se io fossi andato al corso e mi fossi affacciato a una finestra sarebbe stato uguale. Quindi quali sono le regole che ho infranto? Quali sarebbero le regole previste per un concerto all’aperto senza recinzione, senza ingressi, senza biglietti, accessibile a tutti, accanto al centro, in una zona turistica?”
Capite anche voi che l’assembramento creato dal SUO concerto è lo stesso creato dai festeggiamenti dei tifosi dell’Inter per lo scudetto a Milano (non gestito affatto dal Sindaco Sala) e dalla vittoria dell’Italia agli Europei di Calcio (grazie a Mattarella, Draghi, sindaca Raggi, prefetti intervistati etc).
Non è che Salmo è l’unico fuori di testa in questo paese pieno di restrizioni forse inutili. E’ in buona compagnia. Però fa il furbetto e vive di polemiche. Bella vita eh?
Ma Salmo ha voluto provocare e, pur assembratore, come altri, la passerà liscia, ovvero non avrà conseguenze, anzi ha avuto un notevole guadagno di popolarità ovvero di soldi.
Per questo w i rave, dove chi organizza e partecipa e rischia (non per soldi) merita sempre rispetto.
Salmo, per chi scrive, proprio no. In questo caso, assolutamente no. Ricordate che all’ultimo momento non si presentò a Sanremo perché ‘commerciale’? E’ sempre lui, il personaggio.
Lorenzo Tiezzi x AllaDiscoteca
PS Damir Ivic su Soundwall non la pensa come me, leggete pure lui QUI e/o qui sotto.
1 thought on “I rave party meritano rispetto. Salmo?”
Comments are closed.