Eventi Test - AllaDiscoteca

Eventi test in Italia a maggio. Si ballerà d’estate?

La notizia, intanto è questa: a Milano a maggio e in Puglia a giugno sembra siano previsti eventi test. Ovvero ci saranno party pilota per dare il via alla ripartenza delle disco, che si spera ci sarà già durante l’estate 2021.

E quindi, si ballerà quest’estate, come lo scorso anno in Italia? Ovvero con limitazioni ma si ballerà? E come saranno questi benedetti eventi test?

La previsione di AllaDiscoteca ve la facciamo subito e possiamo sbagliare, ma la facciamo e la facciamo breve: non si ballerà, almeno fino a metà luglio. E, forse, manco dopo. Sino a metà luglio? si faranno solo spettacoli tipo dinner show / teatro.

E dopo il 15 luglio? Ci saranno protocolli adatti soprattutto ai grandi eventi tipo quello avvenuto a Barcellona, ovvero: niente distanziamento, mascherine sempre indossate e tampone prima e dopo. E’ dura che una discoteca tipo italiana, con una capienza limitata, riesca ad organizzare tamponi prima e dopo l’evento in loco… E’ dura. Ma non è impossibile.

E in autunno 2021 ricomincerà tutto ad essere più o meno “normale”, con discoteche aperte e modalità da definire.

Ecco un bel un copia e incolla da Repubblica Bari:

(…) L’obiettivo (del SILB, principale sindacato dei locali di intrattenimento / pubblico spettacolo) prosegue Maurizio Pasca (presidente del SILB) “è ottenere discoteche ‘Covid-free’ affinché i 2.800 locali al chiuso che non lavorano dallo scorso 23 febbraio perché ingiustamente additati come untori, possano aprire almeno in autunno”. “Del resto – conclude – non ci si può sposare, non si può prendere un caffè al bar, e poi dobbiamo assistere a spettacoli come quello di ieri, con 30mila persone accalcate in piazza Duomo per festeggiare l’Inter” (…)

Se davvero i vaccini continueranno con questo ritmo (500.000 vaccini al giorno ed oltre), ovviamente la ripartenza sarà più facile, ma il punto non sono solo i vaccini. C’è bisogno della volontà di ripartire.

Quelli elencati sinora sono, più o meno fatti, fatti e previsioni che trovate in due articoli in fondo a questo articolo / post di AllaDiscoteca.

Ora il parere di chi AllaDiscoteca lo scrive ogni giorno o quasi. I vaccini sono importanti, ma il punto sono i tamponi e il tracciamento. Il 30 aprile a Liverpool in Gran Bretagna, in sicurezza, 3.000 persone hanno ballato con Fatboy Slim, Sven Vath ed altri dj.

Perché in Gran Bretagna hanno più persone vaccinate? Ovviamente no. Tutti i partecipanti all’evento (senza mascherina né distanziamento) avevano un tampone negativo e dovranno farne un altro dopo qualche giorno per capire se ci sono stati problemi.

C’è chi prova a andare avanti nonostante il virus e c’è chi invece come la nostra vecchia e ferma Italia aspetta. Cosa aspettiamo? Aspettiamo, ovviamente, di poter continuare il nostro declino di paese di pensionati, statali e garantiti che non sanno manco più cosa sia il divertimento giovanile.

Come ha detto Paolo Crepet, psicologo e sociologo, il nostro (splendido) governo ha rimosso la gioventù.

E i nostri “intellettuali” plaudono più o meno tutti allo (splendido) Fedez che, invece di parlare di lavoro, accenna soltanto, per un attimo ai lavoratori dello spettacolo al concertone del Primo maggio… ma poi fa polemica con la Lega sul DDL De Zan… Purché non si parli dei ragazzi e dei loro diritti. Essere ragazzi in italia oggi è come vivere meno della metà.

E ora, come finale, un breve commento sullo scempio indicibile dei festeggiamenti di alcuni dei tifosi dell’Inter a Milano. Non tutti si sono assembrati. Gli assembramenti hanno riguardato una piccola percentuale di chi ha voluto festeggirare. E la colpa non è solo di questa minoranza. E’ delle forze dell’ordine, ovvero dello stato, che ha scelto di non essere presente.

I tifosi dell’Inter, nell’insieme, si sono comportanti bene. Se lo stato fosse stato presente, con forze dell’ordine presenti in piazza e qualche transenna, a controllare e gestire la festa, come succede in discoteca, avremmo avuto una festa bellissima con pochissimi assembramenti. Invece lo stato ha abdicato dal suo ruolo.

E ora l’italiano medio, bello seduti davanti alla tv o a Facebook, può dire che non si può riaprire niente. Figuriamoci le discoteche o fare concerti, perché ‘i giovani sono irresponsabili’. Dopo gli eventi test, potremo tornare a star fermi. O quasi.

Il fatto che lo stato sia intervenuto solo per far rispettare il (ridicolo e inutile) coprifuoco fa capire come siamo messi. Ne usciremo? Certo, se ne esce sempre – bisogna vedere come. Eravamo mezzi morti prima. Ora siamo in coma, come Stato italiano. Chiaramente è coma profondo. Quasi irreversibile.

Lorenzo Tiezzi x AllaDiscoteca

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