Sergio Sygma Marini - AllaDiscoteca

Sergio Sygma Marini: una vita tra trance, streaming, broadcast, creatività…

Iniziamo da una cosa molto bella e molto elettronica, che succede il 19 marzo.

Esce Sygma pres. Fra.Gile “Like Fire”, il nuovo singolo di Sergio Sygma Marini, storico dj producer trance romano. “L’ha cantato Fra.Gile e una delle versioni richiama molto il sound di un brano con cui anni fa andai al numero uno nella vecchia e cara classifica di m2o, Real Love”, ci dice Sergio alla fine di una intervista fiume che trovate qui sotto. ECCO QUI IL LINK BEATPORT

E ora, andiamo con l’intervista con un po’ d’ordine. Non troppo che bisogna segurie il ritmo delle parole, che per Sergio è decisamente vorticoso. Siccome ho intervistato centinaia di dj in vita mia, posso dire che di dj che scrivono (e quindi parlaon e pensano) così, con questo ritmo ce ne sono pochi. In Italia pochissimi.

Non è un caso che Sergio Sygma Marini faccia un sacco di cose, ogni giorno, tutte con passione.

Che stai facendo in questo questo periodo?

E’ un periodo storico in cui una delle doti che l’uomo non pratica mai abbastanza, la pazienza, viene messa a dura prova. Negli ultimi anni ho abbracciato definitivamente la scena trance internazionale, pubblicando su etichette storiche, dalla Black Hole alla Flashover di Ferry Corsten, dalla GO Music di Giuseppe Ottaviani alla Damaged di Jordan Suckley. Tra tutte le mie release, senz’altro quella che sento più mia è “Prana”, uscita su Damaged. Un brano fuori dal contesto della trance più classica ma che miscela intenzionalmente gli ingredienti di due nomi che ho da sempre ritenuto le mie più grandi fonti di ispirazione : Mauro Picotto e lo stesso Ferry Corsten, che ne ha fatto una sua versione edit e lo ha suonato per mesi e mesi nei suoi live.

Poi… per un gioco del destino, Mauro mi aveva richiesto il remix di un brano del suo album e notammo che si sposava alla perfezione con il mio “Prana” (che è strumentale), quindi abbiamo deciso di pubblicarlo come medley.

E’ uscita così “Don’t Let Me Go”, a nome Mauro Picotto & Sygma, cantato da Barny Scott, sulla leggendaria label Magik Muzik, che è la stessa su cui sono state pubblicate le hit storiche di Tiesto.

C’è da dire che con Black Hole (già storica label di Tiesto, NDR), invece, ho avuto un onore che, senza falsa modestia, credo sia rimasto unico nella storia della musica da ballare: una collaborazione con una star di Hollywood, un premio Oscar, la bellissima Anne Hathaway che è stata ben felice di concedere il suo nome in via ufficiale per il brano “A Deeper Truth” che, appunto, è uscito come Sygma With Anne Hathaway.

In questo ultimo anno e mezzo però, si è fermato un po’ tutto ed è difficile metabolizzare.

Che musica ascolti? Quali sono gli artisti che ascolti di più?

Il tempo che ho di fare ascolto puro è poco quindi se non mi dedico a ciò che è legato alla musica che produco, mi butto volentieri sul metal : Linkin Park, Rammstein, Limp Bizkit, Lacuna Coil ed i miei amici New Disorder sono tra i miei preferiti.

Per i dj set, come sappiamo, le difficoltà sono accentuate quando sei italiano: il nostro paese non offre molto in questo senso, il pubblico è fossilizzato su tormentoni e revival e non accetta “proposta musicale”, anzi.

A volte mi ritrovo in un club ad ascoltare i set di amici e ne rimango deluso non certo per la competenza artistica, in Italia ci sono dj davvero forti, tra conosciuti e sconosciuti, ma proprio per il pubblico che se non proponi una hit del passato strasentita mille volte sembra infastidito.

E’ così anche nel resto del mondo? Il pubblico vuole cose facili?

Non credo proprio. Ho messo musica in giro per l’Europa e vi assicuro che solo da noi è così. Fui invitato alla festa Black Hole ad Amsterdam due anni fa e davanti a Paul Oakenfold che proponeva un djset a 138 bpm, c’erano persone di tutte le età, che ballavano, ascoltavano, si divertivano con semplicità, nell’attesa che il dj proponesse il brano successivo, non con l’aspettativa dell’ennesimo tormentone.

Quando sono in console, comunque, cerco di instaurare un rapporto comunicativo con il pubblico. Parlo molto al microfono (stando ben attento a non coprire il brano) intrattengo, racconto la musica che propongo, faccio una battuta, cerco di coinvolgere ogni persona in pista.

E posso dire che se da un lato questo ti da enormi soddisfazioni, dall’altro scatena gelosie : in Italia, se sei bravo, si tende ad annichilirti, non ad investire su di te.

A cosa stai lavorando in questo periodo a livello musicale?

Come dicevo, è un momento in cui bisogna essere pazienti. Avevo diverse release pronte, una è saltata per un cavillo burocratico, un’altra doveva uscire a settembre scorso… ma essendo un pezzo prettamente da pista, la stiamo rimandando e rimandando finché non si potrà tornare a fare eventi.

Molti artisti e molte etichette stanno facendo questo. Purtroppo non ha alcun senso pubblicare musica per i club o per i grandi festival, se questi sono fermi in tutto il pianeta. Non basta il supporto radio e podcast per far funzionare un brano e per questo, purtroppo, la musica di questo periodo che comunque esce, sembra quasi un voler recuperare materiale di scarto. Ma come biasimare i discografici?

Come faccio ormai da ann, accanto alle uscite trance a nome Sygma con quelle più underground con il mio vero nome. Sergio Marini e su entrambi i fronti, ribadisco ancora, bisogna avere pazienza.

Sto riprendendo la gestione delle mie etichette, sto investendo su alcuni personaggi di grande talento, alcuni che ho conosciuto negli ultimi anni, altri con cui collaboro da una vita. La brava e bella Francesca Fagiani, con il suo nome artista Fra.Gile sta iniziando a diventare una voce molto richiesta nella scena trance.

Non solo. Abbiamo anche iniziato a produrre un suo radioshow, Souls Connection, che sta partendo molto bene. Il formato è simile al mio Nightlife Sessions (che va in onda ogni lunedì alle 21:00 su Trance Energy Radio per la versione inglese e nel weekend su diverse radio italiane) , ma teniamo molto in considerazione il suo mood di voce e di melodia nella selezione dei brani.

In generale, ho nel cassetto diverse collaborazioni, specialmente con artisti italiani. Il primo di cui posso parlare apertamente è Nicola Maddaloni, un ragazzo giovane e molto in gamba, ma anche con Paipy e con Voolgarizm ci ripetiamo spesso di finalizzare le idee che abbiamo, anche se non c’è fretta. Poi beh…c’è la grande Alessandra Roncone, una persona meravigliosa, una buona amica ed una artista eccellente che sta passando un periodo molto delicato della sua vita, ma prossimamente, chissà…

Un altro artista a cui mi dedico è Sedho, un rapper di grande talento oltre che un amico fraterno. Con lui ho fatto diverse cose negli ultimi mesi, tra cui una collaborazione con Ksenia, cantante russa bravissima (e pure bella e bona) per il brano “Telle Me” in cui Sedho propone una strofa rappata in italiano affiancata a quella del rapper canadese Trip J. Stiamo ricevendo ottimi riscontri dalle radio italiane e siamo molto soddisfatti.

Per il resto, radio a parte, con il mio amico ed editore Alessandro Porcella, stiamo portando avanti una lunga serie di nuovi progetti. Il lavoro di produzione ci ha portato a studiare ed analizzare un mercato praticamente nuovo, quello delle playlist di Spotify, di cui in Italia sembra (strano eh…) che non si parli.

Stiamo creando un nuovo concetto di “vetrina” per i nostri artisti e i nostri partner. Un esempio? Laura Mariotti Luxury Collection – LA PUOI ASCOLTARE QUI – un brand di una cara amica che si occupa di jewellery design, per cui curiamo una apposita playlist su Spotify.

Che c’entrano i gioielli con la musica, direte voi? Beh… è la musica che lei propone durante gli eventi di presentazione delle sue collezioni e con il nostro lavoro, affiancherà i brani che ha selezionato a quelli di artisti emergenti che le si propongono. Secondo noi è un nuovo format di intrattenimento che si dissocia dalle playlist radiofoniche o dalle vecchie compilation in CD.

E’ già abbastanza, ma ho come il sospetto che non sia tutto qui. Giusto?

Tra le novità a cui sto lavorando negli ultimi mesi c’è anche l’ideazione e la conduzione di streaming-show insieme al suddetto Alessandro Porcella. Le radio italiane sembrano in stallo, non ci sono soldi e non ci sono spazi ed a parte se lavori con i grandi network, è impossibile trovare sponsor e sinergie per portare avanti idee nuove.

Per questo, ci stiamo pensando da soli: è nata la piattaforma #concertidaldivano in cui, inizialmente ospitavamo cantanti, band e progetti musicali per dei piccoli live show in streaming su Facebook, Twitch e Youtube. Poi ci abbiamo preso la mano e… abbiamo iniziato a creare dei talk show, con ospiti grandi professionisti della scena musicale italiana.

Così è nato il mio DISCO FORUM, che per ora è un appuntamento mensile, ho avuto il piacere di ospitare Maury Lobina, i Datura, Neja e tanti altri… e diamine se ce lo vedrei bene su La7!!!

Lo cito perché in questo appuntamento sto invitando molti dei personaggi che con la loro musica hanno segnato la mia vita. I miei primi dischi… beh, un nome su tutti: Media Records.

Come hai iniziato a fare il dj?

Provengo da una famiglia molto tradizionalista, A casa mia si ascoltavano le cassette di Sanremo o nomi come Cocciante e Dalla, perciò quando iniziai ad avvicinarmi alla musica elettronica da ragazzo e quindi a tutto ciò che era musica dance…fui folgorato dal sound Media.

Iniziai a fare il dj ed ogni volta che andavo a comprare dischi, facendo il giro dei tre negozi migliori di Roma (sì, all’epoca i dischi dovevi comprarli), appena vedevo quella copertina BXR compravo subito, senza nemmeno ascoltarlo. Poi allargai a tutta la famiglia, dalla Heartbeat alla Sacrifice fino alla… GFB.

I primi dischi suonati in un vero e proprio club, si chiamava L’Imperiale, nel viterbese (oggi è una sala bingo) furono proprio BXR e GFB… ed al primo vinile messo su piatto, la gente in pista fece il coro.

E così da ragazzo suonavo quei dischi, componevo musica con i rudimentali strumenti che potevo permettermi e sognavo di pubblicare i miei lavori su quelle etichette. Ma in realtà fu un sogno che si realizzò poco dopo: la mia prima produzione, per una incredibile serie di coincidenze (ed io non credo alle coincidenze) fu su GFB, anche se non era un mio progetto, non uscì col mio nome.

Negli anni successivi, pubblicai sulle label di Mario Più, di Joy Kitikonti e… ovviamente immaginate la mia felicità nel collaborare con Mauro Picotto, per diverse produzioni, inclusa una traccia, credo l’unica, che porta il suo nome nel titolo!

Mauro mise su Facebook un video di un suo tour, in particolare del momento in cui saliva su un aereo per andare ad una serata. Campionai la voce della hostess che gli dava il benvenuto dicendo “Mr Picotto…am I on camera?” Ci misi una base delle mie, quelle fuori contesto, tra la techno, l’house e l’electro e ne fummo tutti subito convinti e divertiti, Mauro in primis. Uscì qualche tempo dopo sulla sua Alchemy.

Ma citavo DISCO FORUM poco fa, perché il 9 marzo, per il terzo appuntamento abbiamo avuto come ospite il padre fondatore di Media Records: Gianfranco Bortolotti. Si chiude un cerchio per me. da lui avevo iniziato ad appassionarmi alla musica elettronica, con questa chiacchierata con lui, cercheremo di capire dove essa sta andando oggi.

Hai passioni oltre alla musica?

Non ho molto da dire in questo senso. Non ho mai amato i lavori “tradizionali”, quindi sono assorbito completamente dalla musica e da alcuni progetti molto importanti che però sono in standby causa pandemia. Sono un notturno, certamente ed amo il dibattito di natura filosofico/mistico/religioso.

Ma amo anche la Playstation e le serie Netflix e PrimeVideo. Il tutto, assolutamente secondario rispetto ai miei figli!

E’ un periodo molto difficile per dj e artisti. Come vedi la situazione?

La cosa peggiore di questo periodo è che non ha scadenze. Le difficoltà si possono superare, con impegno e sacrificio ma….quando non sai né SE e né QUANDO tutto questo finirà, come puoi pianificare? Non è tanto la pandemia i sé ad aver massacrato il mondo degli artisti, quanto l’incertezza.

Se si fosse saputo che il virus avrebbe certamente perso forza nel giro… anche di 5 anni, si sarebbe lavorato sodo per essere pronti ad una ripartenza coi fiocchi allo scadere del quinto anno.

Ma non è così, si va a braccio. Le cose cambiano giorno per giorno ed i vaccini non stanno dando un responso certo, matematico. In realtà, io credo sia un periodo storico di grande semina.

Abbiamo tirato troppo la corda, questo è il problema: abbiamo dato troppo spazio al trash, alla non meritocrazia, ad un sistema mediatico che non privilegia la forza di una idea ma il solito inciucio all’italiana.

Sui giornali leggiamo ogni giorno storie di personaggi terrificanti di cui fondamentalmente non interessa a nessuno… leggo centinaia e migliaia di commenti sotto i post dei più prestigiosi quotidiani italiani e sono tutte critiche, insulti, battutacce.

Questo perché in Italia, si decide per qualche oscuro motivo, di investire su un personaggio che vale poco, di fargli promozione e pubblicità a qualsiasi costo. Alla gente non piace…e allora che si fa? Si insiste.

Non si cambia percorso, non si punta su altri, no, si insisite e reinsiste sullo stesso finché non si piega l’opinione pubblica. A volte escono articoli di giornale su un personaggio, per raccontare cosa ha mangiato a colazione…siamo oltre il gossip…oltre il trash….

Perché?

Perché non si può tornare ad investire sul talento?

Questo sistema non funziona più. La pandemia ha tirato il freno a mano. Spero chi di dovere lo comprenda.

Come vivi la pandemia a livello personale?

In fondo benone. Ho più tempo per meditare, per la contemplazione di ciò che davvero conta nella vita. Un anno fa, quando mi dissero che dopo anni di impegno i miei progetti lavorativi (quelli non legati alla musica) andavano in standby ho avuto un periodo di grande frustrazione.

Ma evidentemente è necessario. Lo scopo della vita, per tutti, è quello di imparare, crescere ed evolversi ed evidentemente il mio percorso prevedeva questo.

Ora sono sereno, vivo il momento presente senza inutili rimpianti sul passato e senza inutili paure del futuro.

Quando pensi si potrà tornare a ballare?

Nel “giro” romano si parla di Halloween, io sarei più prudente e direi che sarebbe ottimistico, ma non utopistico, pensare a capodanno 2022 in discoteche e piazze.

Nel frattempo, come detto, compongo e produco tanta musica. Produco il mio programma Nightlife Sessions ed il nuovo con Fra.Gile, Souls Connection. Produco e conduco i vari talk show con Alessandro Porcella : concertidaldivano, Disco Forum e il nuovo nato the11thstep che riprende un mio vecchio format radio in una nuova versione streaming ripensata da Alessandro che senza falsa modestia, credo sia meravigliosa.

Il periodo di semina, è evidentemente necessario. Dobbiamo anche ricordare che abbiamo la responsabilità di costruire il mondo per i nostri figli e deve essere un mondo ben migliore.

Questo è ciò di cui impregno tutto ciò che faccio.

(LT)

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