Come si sa, dai tempi di Elvis Presley, lo show biz è fatto anche di sex appeal ed aspetto fisico.
Infatti, se il re del rock’n’roll è tale, è perché era bianco e più bello e bravo ad ancheggiare del “vero” “inventore” di tutta la musica che ci fa muovere il BIP anche oggi, ovvero Chuck Berry.
E quindi, che male c’è se le belle e bravissime Nastia e Deborah de Luca, anche in periodo di Covid-19 si mostrano un po’ sui social facendo “bikini marketing”?
La bella De Luca, senz’altro più bella dell’omonimo governatore, un tempo si mostrava molto di più. Oggi lo fa poco. Oggi ha uno stile più techno ‘classico’, come le t shirt della sua label / linea di abbigliamento Solamente. Ma siccome in quarantena deluxe alle Mauritus per una serata, ne approfitta per fotografarsi con un barattolo di Nutella.
Scrive su sui suoi social:
“Non sono in vacanza: sono in quarantena per 14 giorni per poter fare la mia serata qui, il 6 febbraio alle Mauritius..”attualmente sono “chiusa” in questa stanza sotto controllo di medici che rilevano la mia temperatura ogni giorno.
Non ho contatti con nessuno, nemmeno il personale delle pulizie, pulisco io la stanza. Il mondo è sta cercando di venire fuori dal covid, ed io anche, seguendo le regole e con tutte le precauzioni possibili.
Quindi commenti inutili sul mondo che è in piena pandemia recluso mentre io sto con il culo al caldo, evitiamoli”.
In realtà ognuno ha il diritto di commentare e credere che non sia il caso di girare il mondo, se non offende.
Io ad esempio credo invece che Deborah faccia bene a lavorare. E’ una professionista del mixer con un pubblico e un sound potente. Mi piacciono anche le sue foto, oggi, così come mi piacevano quelle di ieri.
L’ucraina Nastia continua anche oggi a farne parecchio, di bikini marketing. E’ attualmente in vacanza in Sud America, credo, con la figlia e si fa le fotine da vacanza come tutti noi (AGGIORNAMENTO: non è stata una vacanza, ma un tour di diverse date 25/01/2021) E le mette sui social
. Secondo chi legge o scrive Il Fatto Quotidiano, testata che dedica interessantissimi articoli all’invidia sociale di noi poveri fermi in Italia a gennaio con le restrizioni per chi invece riesce a viaggiare, dovrebbe vergognarsi.
Io anche, secondo molti, dovrei vergognarmi. Infatti, pur non essendo un campione, corro come “agonista” e faccio gare di ultra trail e per questo, avendo i soldi, potrei correre ovunque, anche alle Maldive. Oppure, visto che ho la partita IVA, andare a dormire con mia moglie in un hotel con ristorante a 6 stelle ancora aperto. Non ci vado, perché non mi piace e non ho i soldi, ma non ho tempo ed energie da dedicare alla critica di chi fa una cosa legale. Perché le legge è nei dettagli.
E quindi, riassumendo.
W il bikini marketing in quarantena. Abbasso l’invidia sociale e l’invidia social.
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