Che bello poter scrivere quello che mi pare su questo blog e anche altrove. Mi sento molto fortunato nel poterlo fare. Ho iniziato una bella collaborazione con ReWriters e per caso (ma esiste il caso?) mi sono imbattuto in un disco splendido, l’album natalizio di Jeremith (che non conoscevo) e Chance The Rapper (in cui mi sono imbattuto poche volte). Il pezzo “One Cry” qui sopra è perfetto per imparare l’inglese e soprattutto per capire come chi crede non sia un perfetto ebete che crede andrà tutto bene, ma in qualche modo riesce a mettere in fila cose e dolori in un certo modo.
Per l’inglese o forse per l’americano bello tosto… “Christmas at the crib” vuol dire Natale a casa propria, con la famiglia… Anvedi che bello che AD ti insegna l’English. Siamo al top.
Leggete se volete cosa scrivo su Rewriters del loro splendido, incredibile album natalizio, “Merry Christmas Lil’ Mama“
Voglio dire, non sono mai stato credente e adoro il gospel, perché rispetto molto la fede altrui, anzi un po’ la invidio. E in fondo credo anche io. Non in Dio, ma nelle persone e il mio maestro sarebbe Marco Aurelio. Quando mi girano le palle veramente, ovvero spesso, mi rileggo un pezzo a caso dei “Pensieri” di Marco Aurelio, per Natale lo voglio fare di nuovo.
E quindi? E quindi boh.
Sono semplicemente molto contento di poter ficcare dentro AllaDiscoteca e quindi magari dentro musica così diversa da quella che sembra adatta alla discoteca. Comando io e faccio quello che mi pare. Anche perché è musica che fa muovere a tempo, a tratti decisamente trap o r’nb’ o soul… fate voi. Musica perfetta anche per chi vuol muoversi a tempo pian piano.
(LT)
Tutti le altre proposte per un Natale Discotecaro le trovi qui sotto (nell’articolo e nei link sotto l’articolo)
1 thought on “Jeremith & Chance The Rapper: Natale “gospel” (anche per chi non crede) // #alladiscoregalo 5”