Sono stato al MIR di Rimini sia domenica 7 sia lunedì 8 aprile e ancora non ho scritto un piffero di reportino post MIR per AllaDiscoteca… mal me ne incolga. Anche perché ho fatto pochissima attività social. Che scemo. E allora lo scrivo. Partendo dalla comunicazione e ovviamente da Peggy Gou. Eccola. Traduciamo alla buona da un bel comunicatone del Pacha di Ibiza, che ci fa sapere, il 12/4, che la bella e brava Gou sarà guest al closing party del Pacha il 13 ottobre.
Volete leggere un po’ tutto sul suo nuovo disco? Eccoci con Riccardo Sada su AllaDisco, pardon su DJ Mag.
6 mesi di anticipo per questa comunicazione di Gou @ Pacha Ibiza, che arriva prima della sostanza, ovvero della stagione del Pacha di Ibiza. E ora beccatevi un po’ di comunicatone
Ibiza, 12 aprile 2024 – Una notizia entusiasmante! Peggy Gou sarà la protagonista del party di chiusura del Pacha Ibiza.
Da sensazione underground a icona globale, Peggy Gou è diventata sinonimo di cultura della musica dance. Come fondatrice di Gudu, la sua etichetta di musica e design, e attraverso collaborazioni con creativi di tutto il mondo, Gou ha creato una visione personale che risuona universalmente.
Passata dalla Corea alla scena dei club londinesi, la sua personalità magnetica e i suoi ritmi contagiosi le sono valsi il plauso internazionale, con successi come Gou Talk e Starry Night. La sua collaborazione con XL Recordings per (It Goes Like) Nanana consolida ulteriormente il suo status di sensazione crossover.
L’esibizione di Peggy Gou promette di chiudere degnamente un’altra stagione leggendaria al Pacha Ibiza…
Al MIR mi sono divertito e rilassato ma ho parlato poco, troppo poco, di comunicazione, quella maledetta faccenda che manca, a mio parere, tra clubbing e dj italiani ed il mondo reale. Ecco perché questo reportino post MIR parlo di Gou che non c’entra niente…
La discoteca, nel mondo e in Italia, è divertimento prima che musica. La musica sono Beethoven e Vasco, la disco è casino e Peggy Gou al Pacha, che infatti comunica.
Noi invece stiamo al MIR a parlare tra noi di mixer rotativi, di come suonare al Cocorico se fai il dj, il che è bello e sano, ma forse inutile. Tanto anche tra noi addetti ai lavori ognuno ha le sue idee e sono tutte diverse. Ho ascoltato lunedì un bel po’ parlare Fabrizio de Meis e Mauro Bianchi, che hanno gestito il Cocoricò ed oggi sono rispettivamente allo Space Riccione ed al Samsara (oltre che al Mammamia)… e sinceramente non ero d’accordo su molte cose. Ma è normale
Domenica ho invece ascoltato un bel po’ dei pezzi del Demolition Panel by DJ Mag a cura di quel santo di Damir Ivic, moderatore di una pazienza assoluta (6 ore ad ascoltare musica e a dare pareri intelligentj)… bella formula, divertente, scatenata. Bravi tutti… anche e soprattutto gli artisti, giovani e non, che hanno partecipato.
I più veloci e funambolici, come spesso accade, tra gli addetti ai lavori, senz’altro Giacomo Maiolini (con cui ho lavorato) ed Ale Lippi from m2o; sempre disponibile Intrallazzi, bravissimo nel mix, come Dj Alladin (non c’è bisogno di dirlo… Gentile e modesto Enrico Galli, che oggi guida Cocoricò, Beach Arena, Altro Mondo Studios… ed è stato bello finalmente parlare di persona con un po’ dei miei clienti, alcuni ormai amici, della mia agenzia ltc, tra cui Mitch B., Ross Roys, Luca Peruzzi & Luca Facchini, Nari, Steve Tosi, Max Magnani… E poi tutto lo staff di DJ Mag Italia, che ha lavorato molto bene per questo evento.
Belle chiacchierate per me anche con Leandro Da Silva, che mi ha raccontato tante cose, molte delle quali interessanti, ma non le posso scrivere.
Non c’è finale, perché non è che per forza deve esserci un finale. Siamo su AllaDisco, mica in paradiso. In generale, al MIR sono stato bene e ci tornerò. Non ho sentito le tre cose cose che odio di più in ambito divertimento in questo periodo: nostalgia dei bei tempi andati (mai esistiti per me), egocentrismo & selfie, competizione.
Buona musica a tutti. Soprattutto ai brutti (come me)
(Lorenzo Tiezzi x AllaDisco)